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Praia a Mare :: A Praia una politica di lacrime e sangue.

PRAIA A MARE :: 30/12/2012 :: Il 27 dicembre 2012 il Consiglio Comunale di Praia a mare si è riunito per l’approvazione del nuovo tributo sui rifiuti e sui servizi in sostituzione della TARSU. Gli effetti di questo obbligo di legge cominceranno a sentirsi nel mese di aprile con il pagamento della prima delle 4 rate previste. Il Gruppo Uniti RilanciAmo Praia ha evidenziato in diversi passaggi, l’applicazione del massimo delle maggiorazioni del Tributo e non il massimo delle riduzioni che la legge prevede.

L’aliquota sarà discussa e approvata in previsione del bilancio di previsione del 2013 ed il Gruppo Uniti RilanciAmo Praia preannuncia dure battaglie politiche. Infatti, il regolamento per la disciplina del Tributo sui Rifiuti e sui Servizi, previsto dall’art.14 del DL 210/2011, così come è stato concepito da quest’amministrazione, rappresenterà un’ulteriore stangata che tartasserà le già povere tasche dei contribuenti Praiesi. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, era opportuno colloquiare non solo con il gruppo consilare di minoranza ma soprattutto con le varie rappresentanze professionali, commerciali e albergatori per limare i numerosi punti critici presenti nel regolamento che necessiterebbero di una maggiore riflessione per addivenire ad una corretta applicazione dell’art.14 del DL 201/2011 convertito nella legge 22/12/2011 n° 214.

Questo regolamento inoltre è a totale svantaggio di tutte le aziende e imprese locali che fondano il loro utile sulla stagione turistica. Per le attività diverse da quelle annuali, il costo verrà determinato calcolando i giorni di effettiva attività (per i balneari ad esempio, da maggio a settembre) con un aumento del 50% del costo determinato per frazione di anno oltre la maggiorazione dell’ 0,40 € /mq. Un ulteriore salasso, determinato da questa politica di lacrime e sangue che i cittadini stanno già subendo da maggio 2012.

E’ stato approvato in riferimento all’aliquota sui servizi, una maggiorazione dello 0,40 senza conoscere con certezza se le stesse sono idonee ai costi da ripartire. Questo regolamento risulta carente di tutte quelle azioni che stabiliscono di conoscere l’applicabilità e le corrette modalità da seguire, per determinare la riduzione della quota variabile della tariffa derivante dalla raccolta differenziata ed ancora, non sono state previste le massime riduzioni tariffarie per tutti i casi citati dall’art 14 comma 15 del DL 201/2011.