PRAIA A MARE :: 18/08/2014 :: Nell’ambito delle manifestazioni del ventennale il Museo Comunale di Praia a Mare giorno 20 agosto alle ore 21,30 ha organizzato una serata dedicata all’arte di Franco Caruso e Anna de Ruvo, due artisti di origini meridionali, che da anni operano ed insegnano nei licei artistici della Capitale, dove hanno collaborato, tra l’altro, con vari istituti di restauro.
Il praiese Franco Caruso, allievo del professore Pericle Fazzini, si è diplomato in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e si occupa di scultura e arte orafa. Ha partecipato a varie mostre personali e collettive, tra le quali si ricordano quelle all’Antica Libreria Croce e al Complesso Monumentale del San Michele di Roma e a Francoforte. Sua la scultura in bronzo degli anni ’80 situata nella piazzetta antistante la sede municipale di Praia a Mare, in onore del dottore Pasquale Lanza.
E, inoltre, quella per la caserma dei Carabinieri di S. Agata d’Esaro (Cs) busto in bronzo del colonnello Sirimarco Francesco, all’ISEF di Roma. Due opere, sempre in bronzo sono presenti nella città di Caserta. La salentina Anna de Ruvo si è formata a Roma presso il I Liceo Artistico Statale e l’Accademia di Belle Arti, dove è stata allieva dello scultore Emilio Greco. Ha approfondito la sua formazione presso la Scuola della Medaglia della Zecca di Stato. Dal 1982 al 1983, partecipa al corso biennale di ricerca e sperimentazione calcografica presso l’Istituto Nazionale di Grafica di Roma. La grafica ha occupato un posto importantissimo nel suo percorso artistico.
Ha esposto incisioni in varie mostre collettive. Ha realizzato diverse opere scultoree tra cui la “via crucis” antistante il Santuario della Madonna di Minervino Murge (Ba), suo paese natale. Il critico d’arte Carlo Andreoli così si è espresso “Tra il cielo astratto delle idee ed una terra che rivendica, invece, l’esistenza come forma costruttiva d’esperienza, si muove l’arte di Anna de Ruvo e Franco Caruso. Due artisti del panorama nuovo romano che portano nel Museo di Praia a Mare con queste due prove d’arte affatto originali, il paradigma di un dilemma su cui ha trovato fondamento l’evoluzione della nostra civiltà delle forme.
L’incontro offre pure l’occasione per ripercorrere, attraverso il loro personale itinerario, un campionario del linguaggio d’arte più aggiornato, che dà segno della vitalità incessante su cui l’arte, da sempre, si sviluppa e modifica il suo aspetto immaginifico”.
