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Praia a Mare :: Assolti dal reato di violazione della privacy.

PRAIA A MARE :: 03/12/2010 :: Si è concluso, presso il Tribunale Penale di Scalea, Giudice Sommella, P.M. Molinari, il processo a carico di quattro cittadini di Praia accusati di concorso in illecita interferenza della vita privata. In particolare, G.A, A.A, M.A., C.C., tutti difesi dall’avvocato penalista Francesco Liserre, venivano accusati, in concorso tra loro e con l’impiego di strumenti di ripresa visiva, di essersi procurati, indebitamente, immagini attinenti la vita privata della persona offesa, mediante fotografie riproducesti l’area di proprietà della stessa adibita, all’epoca dei fatti, ad autocarrozzeria- autorimessa in C.da Foresta di Praia a Mare.

Questa vicenda ha seguito un iter processuale molto complesso caratterizzato, nel corso delle indagini preliminari, da due richieste di archiviazione da parte del P.M., Dr. Facciolla, sollecitate dall’avv. Liserre, nonchè da un provvedimento del G.I.P. di Paola Dr. Carpino che disponeva, a seguito di indagini suppletive,  la c.d. imputazione coatta. I fatti traevano origini da una querela presentata dalla famiglia di Praia contro il titolare dell’autorimessa, limitrofa alla loro abitazione, per l’elevata emissione di rumori, fumi, polveri e gas provenienti dai numerosi autotreni ed autoarticolati ivi ricoverati. Pertanto, le fotografie oggetto dell’imputazione, venivano utilizzate anche in un procedimento civile dove veniva chiesto ed ottenuto un provvedimento d’urgenza con il quale si ordinava, al titolare dell’autorimessa medesima, l’immediata cessazione di quell’attività esercitata nell’area adiacente gli immobili dei ricorrenti. Da qui, la controquerela dell’imprenditore il quale asseriva di essere stato leso, nella sua privacy, dalla produzione in giudizio di quelle fotografie. Dopo un articolato susseguirsi di questioni tecniche che avevano determinato la nuova regressione del procedimento nella fase delle indagini preliminari, ieri, dinanzi al Giudice Sommella, l’avv. Liserre ha chiesto ed ottenuto di definire il procedimento con rito abbreviato. L’avv. Michelangelo Iorio si costituiva parte civile per la persona offesa chiedendo un risarcimento danni pari a trentamila euro. Il Giudice accogliendo pienamente le richieste dall’avv. Liserre e del P.M. Molinari, assolveva tutti gli imputati, dal reato a loro ascritto, perché il fatto non sussiste.