fbpx

Praia a Mare (Cs) :: Sulla sanit?† si stanno dando i numeri.

PRAIA A MARE :: 17/07/2008 :: Parte la protesta in difesa dell’ospedale di Praia a Mare. Questa mattina, infatti, appresa la notizia della soppressione dei reparti di ginecologia e pediatria del nosocomio praiese a favore di un loro ricollocamento presso l’ospedale di Cetraro, il sindaco Carlo Lomonaco ha subito emesso una lettera di protesta nei confronti del Direttore Generale dell’azienda sanitaria provinciale e dell’assessore regionale alla Sanità esprimendo il suo rammarico per queste “decisioni unilateralmente adottate nonché per l’assoluta mancanza di considerazione con cui sono state esaminate e valutate le proposte organizzative e di riqualificazione del P. O. di Praia a Mare avanzate dal direttore Generale dell’Asp, dai sindaci di Praia a Mare, Tortora, Scalea ed Aieta”, ragion per la quale Lomonaco ha avanzato che, data “la gravità e la delicatezza della situazione, unitamente ai sindaci del comprensorio, confido in un’urgente convocazione per poter oggettivamente e serenamente contribuire alla discussione e valutazione dei possibili correttivi da adottare”.

Ma la protesta ha preso anche parte attiva con l’avvio di un’azione forte e chiara adottata da parte del consigliere di maggioranza Franco Senatore, che si è incatenato davanti all’entrata principale del nosocomio praiese imbastendo subito una raccolta firme. Lo stesso Senatore ha dichiarato che “Abbiamo una chirurgia d’eccellenza di grande professionalità ma non abbiamo una sala rianimazione ed un reparto di cardiologia degno di questo nome, ci diano almeno questi reparti. O faranno sparire anche il reparto Chirurgia?”. La domanda di Senatore non è insensata, infatti, la paura principale di molti è che dopo aver visto disattese le promesse ricevute, la chiusura di questi reparti segni l’inizio lento ma continuo di uno smantellamento che in poco tempo farà tabula rasa del nosocomio alto tirrenico. Il consigliere, infatti, raggiunto al volo mentre preparava la sua civile protesta ha detto “siamo pronti a contestazioni forti. Rimarrò qui fin quando il direttore generale non ci darà un incontro”. Quindi una notizia che spiazza, visto che la struttura ospedaliera praiese era stata giudicata da tempo come punto di riferimento ed i potenziamenti che lo avrebbero dovuto interessare andavano proprio in questo senso. Quindi rabbia e stupore si sono uniti maggiormente e lo stesso consigliere Senatore con la sua protesta ne è la testimonianza vivida “un atto – ha dichiarato il consigliere – non solo a favore di Praia ma di tutto l’Alto Tirreno”. Non a caso si chiede “dove saranno spostate tutte le madri ed i bambini che sostavano nel reparto di Pediatria? E’ un modo questo per incrementare lo sfollamento delle strutture pubbliche a favore di quelle private?”. Per il momento la protesta continua e nel pomeriggio in molti hanno partecipato con attestati di solidarietà, certo c’è bisogno che l’intero comprensorio si mobiliti a favore della tutela di questa struttura che in poco tempo è diventato un centro nevralgico.

Martino Ciano