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Protesta del comparto funerario calabrese: “la Regione ci ha messo fuorilegge”.

REGGIO CALABRIA :: 26/11/2023 :: La Federazione regionale del comparto funerario calabrese, FunerCalabria, ha emesso un comunicato stampa per esprimere la propria preoccupazione riguardo alla Legge Regionale 38/23 emanata dalla Regione Calabria di Roberto Occhiuto. Secondo l’associazione, questa legge avrebbe posto il settore funerario fuorilegge, definendola una “fandonia” scritta per interessi personali e presentata al consiglio regionale.

Per manifestare la loro preoccupazione e chiedere chiarezza sulla situazione, FunerCalabria ha annunciato una manifestazione pacifica che si terrà lunedì 27 novembre sotto Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e la Politica Regionale affinché venga restituito il diritto di lavorare, contestando la legge che, secondo loro, è nata senza una reale richiesta del territorio.

I punti critici evidenziati da FunerCalabria includono l’inibizione del trasporto privato a pagamento con ambulanze non sanitarie, l’abolizione delle sale del commiato e nuove norme sulle Case Funerarie. Si sottolinea anche l’introduzione di nuovi oneri burocratici, come la certificazione di qualità Uni EN 15017, il cui costo è di circa 5mila euro e si applica solo a chi si associa con altre agenzie.

Un’altra questione sollevata riguarda l’obbligo di assumere 4 persone, considerando la saltuarietà del settore funerario. FunerCalabria si chiede chi pagherà questi dipendenti, soprattutto considerando che non tutte le ditte funebri hanno un funerale ogni giorno.

L’associazione critica anche l’assenza di disposizioni serie sull’antimafia nella legge 38/23. Propongono di inserire il codice antimafia usato per gli appalti pubblici, al fine di escludere le imprese che hanno avuto a che fare con interdittive e la criminalità organizzata.

Infine, FunerCalabria si interroga sulla figura del “centro servizio” riconosciuta dalla legge 38. Ritengono che tale figura dovrebbe possedere almeno 3 carri funebri e altrettanti furgoni, senza la possibilità di registrare i defunti al Comune come fanno le imprese funebri.

La Federazione chiede al Consigliere Avv. Giuseppe Neri, proponente della legge, di fornire rassicurazioni riguardo alle richieste avanzate, sottolineando che sono richieste legittime che consentirebbero al settore funerario di operare con serenità. Nel caso in cui non ricevano risposte soddisfacenti, hanno annunciato la loro intenzione di manifestare nuovamente mercoledì 29 novembre con una massiccia rappresentanza di uomini e mezzi del settore.