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Reggio Calabria :: E’ morto Mino Reitano.

REGGIO CALABRIA :: 27/01/2009 :: E' morto dopo una lunga malattia Mino Reitano. Il cantante, 64 anni, si è spento nella sua abitazione di Agrate Brianza, assistito dalla moglie Patrizia e dalla figlia Giuseppina Elena. Reitano era malato da due anni, ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e, successivamente, nello scorso novembre. I funerali del cantante, che lascia anche un'altra figlia, Grazia Benedetta, si svolgeranno giovedì alle 15 nella chiesa di Agrate Brianza.

 

Beniamino "Mino" Reitano (Fiumara7 dicembre 1944 – Agrate Brianza27 gennaio 2009) è stato un cantante italiano.

 

Le origini

 

Di famiglia povera, nato nei pressi di Reggio Calabria, studia per 8 anni al conservatorio di Reggio suonando il pianoforte, il violino e la tromba. Trasferitosi giovanissimo in Germania, muove i primi passi della sua carriera musicale insieme ai suoi fratelli (da cui il nome della band, I Fratelli Reitano) dandosi al rock and roll.

Proprio in Germania ha luogo uno degli episodi che più ama raccontare: si esibì in un club di Amburgo insieme ai Quarrymen, che altri non erano che i Beatles ai loro esordi.

 

 

Il successo

 

Nel 1966 partecipa al Festival di Castrocaro, per poi debuttare nel 1967 al Festival di Sanremo con una canzone scritta da Mogol e Lucio Battisti, Non prego per me.

Nel 1968 è in hit parade con Avevo un cuore (che ti amava tanto) e Una chitarra cento illusioni. È grazie al successo di questi brani che poté acquistare un appezzamento di terreno ad Agrate Brianza dove costruì Reitanopoli, una sorta di ranch in cui portò a vivere l'intero parentado.

Nel 1969 ritorna al Festival di Sanremo con Meglio una sera piangere da solo. Nel 1971 vince la rassegna canora Un disco per l'estate con Era il tempo delle more.

Sono gli anni in cui inanellerà una serie di ottimi piazzamenti e riconoscimenti (Cantagiro, Festivalbar, dischi d’oro, tournée in tutto il mondo), scrivendo brani per grandi interpreti della musica italiana come Mina o Ornella Vanoni. Partecipa inoltre per otto anni a Canzonissima, guadagnandosi sempre la finale e classificandosi tra i primi posti.

Non mancano le partecipazioni in numerosi show televisivi, anche come compositore di sigle musicali (tra cui quelle del programma I Sogni nel Cassetto, condotto da Mike Bongiorno su TeleMilano nel 1979).

Nel 1977 si cimenta nei panni dello scrittore con un romanzo intitolato Oh Salvatore!, opera che riscuote un discreto successo di critica e pubblico. Nel 1988 si ripresenta a Sanremo cantando il suo cavallo di battaglia classificandosi al 6 posto con ITALIA

Ha collezionato solo 4 festival di Sanremo il primo con ITALIA-6 POSTO (1988), VORREI-15 POSTO (1990), MA TI SEI CHIESTO MAI-NON FINALISTA (1992), LA MIA CANZONE-18 POSTO (2002) . Nel 2001 partecipa al Concerto di Primavera tenutosi al Taj Mahal, storico casinò di Atlantic City, insieme a Mario Merola, Anna Calemme e Little Tony.[1]

Come attore la sua partecipazione più significativa è un cameo nel film Sono pazzo di Iris Blond (1996) di Carlo Verdone, nel quale interpreta sé stesso con discreta autoironia.

Con i proventi dei suoi primi successi, ha comprato un podere ad Agrate Brianza.

Il suo cavallo di battaglia è stato Italia di Umberto Balsamo, classificatasi al sesto posto al Festival di Sanremo 1988.