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Reggio Calabria :: Ponte di Messina, Matteoli: Non sarà una cattedrale nel deserto.

REGGIO CALABRIA :: 12/11/2009 :: "Assicuro che non intendiamo edificare una cattedrale nel deserto, ma creare tutti i presupposti per far diventare una delle più attraenti realtà territoriali centrale, anche dal punto di vista economico e commerciale, nel Mediterraneo. Non bisogna inoltre dimenticare, e lo preciseremo, che il Ponte e' un segmento importante del Corridoio Europeo 1 Palermo-Berlino.

Non possiamo dirci europei ed europeisti solo quando ci conviene o fa comodo". Così al VELINO il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Altero Matteoli che spiega in questa intervista quali sono i prossimi passaggi cruciali rispetto al Ponte sullo Stretto e più in generale rispetto alle opere in procinto di essere avviate. Matteoli risponde anche alle polemiche alla luce delle risorse sbloccate nell'ultima seduta del Cipe che avrebbe favorito il Nord rispetto al resto del Paese. "I fatti parlano da soli – afferma il ministro -. Questo Governo ha stanziato più del 40 per cento delle risorse per le infrastrutture nel Mezzogiorno". Ma bisogna essere pragmatici: "Man mano che le opere inserite nel programma presentato al Parlamento ed approvate saranno pronte per la cantierizzazione verranno sottoposte all'esame del Cipe. Il programma va avanti – sottolinea Matteoli – nel rispetto delle risorse disponibili. Tra meno di un mese verrà posata la prima pietra per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messine si temono tensioni al momento dell'apertura dei cantieri. "Ovviamente mi auguro che non ci siano polemiche e resistenza, anche se l'esperienza maturata negli anni non mi farebbe meravigliare se ce ne fossero. Auspico che prevalga il buon senso, da parte nostra faremo quanto possibile per spiegare l'utilità' dell'opera per la crescita economica ed occupazionale del Mezzogiorno e del Paese e cercheremo anche di evidenziare come il Ponte rappresenti un volano anche per la realizzazione delle altre opere che necessitano alla Sicilia e alla Calabria", dice al VELINO il ministro Matteoli che quanto alle modalità con cui il governo intende procedere su questo fronte sottolinea: "Per il momento il Commissario ha esaurito il suo compito e il Cipe ha approvato la sua attività tesa a rimodulare e riattivare il contratto con il General Contractor Eurolink. Vedremo in seguito se sarà utile e necessario un commissario per il Ponte". Il 25 novembre il commissario per la Tav Mario Virano riunirà l'Osservatorio affinché vengano date le indicazioni necessarie alla società incaricata di stilare il progetto preliminare. "Attraverso l'Osservatorio e con numerosi interventi del Governo e miei personali abbiamo superato le più forti resistenze contro la Torino-Lione, altra opera di carattere europeo irrinunciabile per il Paese. Auspico e credo che i tempi possano e debbano essere rispettati per evitare di perdere una opportunità unica" sottolinea il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteoli che, sulla Torino-Lione, plaude alla posizione dei maggiorenti del Pd in Piemonte che hanno minacciato di chiedere l'espulsione dal partito per gli esponenti locali che si sono federati con le liste No Tav. "L'atteggiamento dei dirigenti del Pd e' stato equilibrato e lungimirante e desidero sottolinearlo molto positivamente. Le opere infrastrutturali servono al Paese, non sono ne' di destra ne' di sinistra e la Torino-Lione e' fra queste". (Ilaria Proietti e Alessandro Sperandio).