Rende :: Giornalisti d’azione: la Calabria positiva nell’intervento del giornalista Salvatore Audia.

RENDE :: 03/10/2014 :: Tanti i temi trattati nel corso dell’incontro “Media tradizionali e giornalismo 2.0”, che ha avuto luogo lo scorso 27 settembre al Museo del presente di Rende. Il convegno è stata l’occasione per  presentare ufficialmente  “Giornalisti d’azione” la prima associazione di giornalisti calabresi che ha ottenuto un consenso sempre crescente da quando ha preso vita proprio sul web, traducendosi in realtà tangibile, grazie al coinvolgimento di Mario Tursi Prato e di tutti gli altri promotori.

L’incontro ha visto protagonisti Carlo Freccero, uno dei più autorevoli esperti europei di Comunicazione e di televisione già direttore di Rai2 e presidente di RaiSat, fondatore e direttore di Rai4, con esperienze di collaborazioni internazionali in Francia e Spagna. Con Freccero, anche Antonio Tursi, esperto di Comunicazione on-line. A intervistare pubblicamente i due ospiti Salvatore Audia, direttore responsabile di Esperia TV, Livia Blasi, caposervizio della Tgr Calabria, Paolo Giura, direttore di Calabria TV, Sergio Tursi Prato, direttore di Telitalia e Mario Tursi Prato, promotore del movimento “Giornalisti d’azione. il sindaco di Rende, Marcello Manna, All’incontro ha offerto il suo contributo anche la giornalista Solen De Luca, dell’Ordine del Lazio, componente della corrente sindacale “Stampa Romana”.
Un contributo molto interessante proposto con forza dal direttore responsabile di Esperia Tv Salvatore Audia, oltre ai pesanti problemi di categoria emersi nel corso della serata e sottoposti all’attenzione di tutti, ha inteso focalizzare l’attenzione sulla condizione di quel giornalismo che punta esclusivamente ai fatti di cronaca nera e giudiziaria, alle vicende di ‘ndrangheta, ed attira prepotentemente le attenzioni dei media nazionali verso un’ informazione dalla connotazione essenzialmente negativa.

<< Ma cosa possiamo fare noi che sappiamo che il novanta per cento delle cose che accadono in Calabria invece sono buone, ha sottolineato Salvatore Audia, e quando, incominceremo a fare opinione sulla positività? Riferendosi poi a Vittorio Sgarbi ed alla problematica sollevata in merito alla fattibilità del progetto di esposizione all’Expo 2015 di Milano, dei Bronzi di Riace, ha riportato le parole del critico d’arte << ma l’avete capito voi calabresi che si sta parlando di voi attraverso i Bronzi, che sono la bellezza assoluta in campo estetico e che, malgrado tutte le polemiche, si sta parlando su scala nazionale dell’altra Calabria, la Calabria positiva che è il novanta per cento di questo territorio?>>
Il problema che si pone allora è inerente alla nostra mentalità culturale, al nostro modo di ragionare che, aiutato dagli scoop massmediatici, è essenzialmente orientato a considerare la nostra regione come il regno del malessere e delle brutture, ossia a vedere il male dappertutto con un conseguente “vociare lamentoso” un insieme di citazioni di “luoghi comuni” e frasi fatte che contagerebbe chicchessia. Tutto funziona come un circolo vizioso perché va a nutrire quella morbosa “curiosità” caratterizzante il nostro io ed in cui sono racchiusi i tratti più negativi del termine, e dalla quale tutto ricomincia fino alla chiusura del cerchio.

La nostra mentalità deve cambiare radicalmente, i primi a cambiare dobbiamo essere noi, siamo noi che dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere le cose, <<esprimere le eccellenze che esistono nel nostro territorio, ha concluso Salvatore Audia, possibile che non riusciamo a vedere che in questa regione esiste della positività straordinaria?  Questo è secondo me anche uno dei problemi che si deve porre l’Associazione Giornalisti d’Azione>>, ed è anche lo scopo per proporre agli occhi del mondo, il volto di una regione dai tantissimi talenti ed eccellenze che operano laboriosamente e tranquillamente sul proprio territorio.

Adriana Sabato