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Rende :: Rifiuti: i carabinieri di Scalea e Rende hanno tratto in arrestato Francesco Rovito, amministratore unico della società Alto Tirreno Cosentino.

RENDE :: 13/12/2011 :: I carabinieri della compagnia di Scalea, in collaborazione con i colleghi di Rende, hanno arrestato nella citta’ dell’hinterland cosentino Francesco Rovito, 37 anni, amministratore unico e legale rappresentante della “Alto Tirreno Cosentino spa”, societa’ che gestisce dal 2002 il servizio di raccolta e conferimento rifiuti per conto di diversi Comuni del tratto costiero compreso tra Sangineto e Tortora.

 

Rovito, noto tra l’altro per essere stato presidente della locale squadra di calcio ed ex consigliere comunale di Cosenza, e’ stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Paola, a seguito della richiesta di applicazione di misura cautelare della locale procura, dopo accertamenti sulla societa’ e in particolare sulle modalita’ di conduzione delle stazioni di trasferimento temporaneo di rifiuti.

Gli accertamenti, svolti oltre che dai militari della stazione di Scalea, dalla sezione di pg nucleo ambiente presso la procura di Paola, dalla polizia provinciale di Cosenza e dalla polizia locale di Tortora, sono stati condotti nel periodo luglio 2010-marzo 2011 sui siti riconducibili alla citata societa’ su tutta la costa. Rovito dovra’ rispondere di condotte illecite tra cui aver scaricato in modo incontrollato, a Tortora, in area sottoposta a vincolo sismico, idrogeologico, archeologico e ambientale, rifiuti indifferenziati di vario genere e realizzato senza autorizzazione, nelle adiacenze di un sito preposto al solo recupero e trattamento di rifiuti ceramici e inerti, una stazione di trasferenza rsu provenienti da vari Comuni dell’alto tirreno cosentino.

La ditta, secondo l’accusa, avrebbe inoltre smaltito, in localita’ Pantano di Scalea, in completa assenza di autorizzazione, circa 1200 metri cubi di rifiuti di vario genere tra cui pericolosi, quali batterie al piombo, lastre cemento-amianto e pneumatici in disuso, sversandoli sul terreno. Viene inoltre contestato alla societa’ di avere abbandonato, in modo incontrollato, rifiuti di vario genere su un terreno ubicato in localita’ Piano dell’Acqua dove era stata autorizzata una stazione di trasferenza nella sua disponibilita’ e a servizio di vari comuni costieri, funzionante in assenza di sistemi di raccolta delle acque meteoriche e percolato, in violazione delle norme antincendio e di sicurezza nei luoghi di lavoro, nonche’ liberando in atmosfera esalazioni maleodoranti, piu’ volte oggetto di numerose lamentele e proteste di cittadini di questo centro nell’estate del 2010.

La societa’ avrebbe poi omesso di provvedere al ripristino dello stato dei luoghi, ordinato dalla magistratura di Paola e dal commissario straordinario per l’emergenza dei rifiuti in Calabria, e di adeguare alla normativa vigente i terreni e le stazioni di trasferenza sequestrate. La ditta avrebbe proseguito l’attivita’ illecita violando i sigilli e usando una nuova area a cielo aperto priva di qualsiasi autorizzazione in localita’ Piano delle Rose di Santa Domenica Talao (Cs), nuova sede della societa’. I terreni interessati, che hanno presentato a seguito delle analisi, presenza di materiale inquinante tra cui idrocarburi, percolati e fibre di amianto, sono in corso di bonifica da parte dell’Arpacal. L’arrestato si trova nel carcere di Cosenza.