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Rende :: Università: libro sulla Calabria e il live degli Après la Classe per i 15 anni del centro.

RENDE :: 10/12/2010 :: Filorosso compie 15 anni e li festeggia alla grande il prossimo 15 dicembre nonostante i venti di sgombero che soffiano insistentemente dall’estate scorsa. La giornata prevede un doppio appuntamento: il pomeriggio alle 18 in Aula Circolare, la presentazione del libro “La Calabria sottosopra” (Ed. Rubbettino) del giornalista del Sole 24Ore Nino Amadore, e la sera nel Capannone autogestito l’attesa esibizione dei salentini Après la Classe.

IL LIBRO. Il volume di Amadore è un’inchiesta sulla contaminazione culturale che la ‘ndrangheta ha saputo organizzare in Calabria, permeando con i suoi uomini tutto ciò che era possibile permeare. Un libro che prova a raccontare le conseguenze concrete del sottosviluppo mafioso cui non sono estranee le scelte e le azioni di una classe dirigente troppo a lungo legata direttamente a famiglie delle ‘ndrine o alla loro subcultura mafiosa. La ‘ndrangheta ha mandato i propri figli a studiare, ha occupato l’università più predisposta a certe operazioni come quella di Messina, ha fatto valere il proprio potere sul mercato degli scambi criminali con la mafia siciliana. La ‘ndrangheta si è quasi fatta classe dirigente in enti locali, province, unità sanitarie locali. Ma non c’è solo la ‘ndrangheta a condizionare lo sviluppo e la crescita della Calabria, hanno una responsabilità anche quei calabresi che fingono di non vedere. Il libro registra questo e tanto altro, come la mancanza di una vera volontà di ribellione per cambiare il corso delle cose.

Il libro di Amadore sarà l’occasione per sviluppare un dibattito sulla Calabria, che sappia mettere in luce non solo i difetti ma anche i pregi di questa terra spesso trascurati perché non fanno notizia. Insieme al giornalista, ne parleranno i docenti universitari Domenico Cersosimo, Fulvio Librandi e Franco Piperno, ed il giornalista Piero Sansonetti.

IL CONCERTO. A seguire, a partire dalle ore 22, ci si sposta nel Capannone autogestito per un live imperdibile. Di ritorno dal tour che li ha portati fin negli Stati Uniti, gli Après la Classe fanno tappa da noi per uno show fatto di energia e allegria con un mix di reggae, rock, ska, tango, musica tradizionale pugliese e balcanica. “Mammalitaliani”, titolo dell’ultimo album e del singolo tormentone dell’estate scorsa che ha vinto il premio Mei come miglior pezzo folk, ha un ritmo travolgente e un testo che fa riflettere. E’ un’amara constatazione sul nostro Paese visto dall’estero, fatto sì di bellezza ma anche di tanti problemi e soprattutto di etichette che non riusciamo a staccare dalle nostre vite. “Mafia: non mi appartiene questo marchio di fabbrica” canta Cisko nel brano e nel video più cliccato di Youtube (realizzato con la partecipazione di Mingo, di Striscia la Notizia), ma canta anche dei tanti vizi veri dell’italiano medio che all’estero si distingue per spacconaggine e presunzione di furbizia. E la mano di Caparezza, che produce l’album con la sua etichetta Sunnycola Records, si sente tutta. Una continua evoluzione musicale ha portato la band dalla patchanka all’esplorazione di tanti altri generi musicali, compresa la musica popolare e d’autore, creando un genere fortemente caratteristico che distingue gli Après da tutti gli altri gruppi, anche per quel mix linguistico nei testi fatto di italiano, dialetto e francese, seconda lingua del cantante. Il primo successo della band è non per niente “Paris”, testo francese e ritmo tutto da ballare, contenuto nell’album di debutto del 2002, che diventa subito una hit nelle discoteche e nelle radio italiane venendo anche scelta, nel 2006, come sigla di uno spot televisivo nazionale e come sigla di apertura del programma televisivo Le Iene. Legati alla tradizione musicale della propria terra, gli Après la Classe hanno realizzato ri-arrangiamenti e riproposizioni di brani classici del repertorio canoro salentino, come "Kalì Nifta", "Lu rusciu te lu mare", nonché cover di canzoni famose come "Ricominciamo" di Adriano Pappalardo. La vera "casa" dei ragazzi salentini è oramai il palco, i loro tours divengono interminabili e sempre più affollati.

Insomma una giornata davvero intensa con la riflessione e lo svago che caratterizzano da sempre l’esperienza del Filorosso. Auguri!