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Roma :: ACI e Radio Monte Carlo analizzano on air lo stato delle infrastrutture stradali.

ROMA :: 29/10/2015 :: Sabato 31 ottobre, alle 12.30 su Radio Monte Carlo, l’Automobile Club d’Italia analizza lo stato delle infrastrutture stradali in una intervista del giornalista Paolo Ciccarone ad Enrico Pagliari dell’Area Tecnica ACI. Il 30% degli incidenti nel nostro Paese è imputabile allo stato in cui versano le strade e la segnaletica, conseguenza, anche, della non omogenea applicazione della normativa da parte degli Enti gestori: nonostante il Codice della Strada sia chiaro per quanto riguarda dossi, rotatorie e tutti i dispositivi che regolano la mobilità stradale. Troppo spesso, infatti, sul territorio si verificano incongruenze e difformità di interpretazione, perfino con ipotesi di danno erariale per l’adozione di materiale non omologato.

Nell’intervista a RMC vengono richiamate le linee guida dell’Automobile Club d’Italia tracciate nel “Libro bianco delle Infrastrutture”, al quale i Comuni possono attingere per capire i dispositivi che possono essere più efficaci a seconda della tipologia di strada, anche in relazione al traffico, e come installarli rispettando la normativa. Il tutto con particolare attenzione ai costi e alle risorse disponibili: un dosso pedonale può costare 15 mila euro, una rotatoria fino a un milione e, tante volte, un semaforo garantisce risultati efficaci con una spesa molto contenuta. Ci sono tecnologie che possono innalzare sensibilmente gli standard di sicurezza stradale, come le luci a led per i passaggi pedonali, che però dovrebbero essere montate in senso longitudinale e non trasversale, come troppo spesso avviene, ma la mancanza di un preciso riferimento normativo, o perfino dell’omologazione, rischia di compromettere l’adozione di questo sistema efficace per la sicurezza dei pedoni.

Come sottolineato dall’ACI, è improrogabile una semplificazione del Codice della Strada, che si attui separando la parte tecnica da quella legislativa. Ne beneficerebbero pure i cittadini, che disporrebbero – finalmente – di un codice dei comportamenti più chiaro e comprensibile.
A tutela degli automobilisti è fondamentale anche il ruolo di vigilanza sul territorio del Ministero delle Infrastrutture e di tutte le Istituzioni preposte a livello nazionale e locale, con interventi mirati alla messa a norma di tutti i dispositivi che garantiscono la mobilità stradale, arrivando perfino alla rimozione di tutto ciò che è irregolare se non addirittura pericoloso per la circolazione.