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Roma :: Nuove scarpe per Papa Benedetto XVI.

Udienza privata per il calzolaio dei grandi Adriano Stefanelli

ROMA :: 31/08/2010 :: Nel 2007, le comode ed eleganti calzature confezionate su misura per gli valsero il titolo di “Accesorizer of the Year”, l'uomo meglio vestito dell'anno in virtù del suo accessorio. Fu la rivista americana Esquire a dedicare un ampio articolo al look del Santo Padre, che dal giorno della sua investitura calza scarpe made in Novara. A distanza di oltre 5 anni dal primo paio, Benedetto XVI di strada ne ha fatta davvero tanta: è stato in America, in Australia, in Africa. Insomma non c’è angolo del mondo che le pregiate calzature non abbiano calpestato. In altre parole scarpe vissute, consumate, segno di reale apprezzamento.

“Dall’inizio del pontificato – spiega Adriano Stefanelli, il calzolaio che realizza le comode scarpe rosse, famose in tutto il mondo – ne ho realizzate cinque paia, alle quali si aggiungono le pantofole da casa e le scarpe da montagna. Il primo ordine arrivò il 30 maggio del 2005, mentre le ultime scarpe le ho consegnate personalmente nei giorni scorsi, a Castel
Gandolfo”.

Dono particolarmente gradito quello del ciabattino, che per la prima volta è stato ricevuto dal pontefice direttamente nei suoi appartamenti, in udienza privata. ”Un onore riservato a pochi eletti, tra cui capi di stato e alti prelati – dice Stefanelli, che non nasconde di essersi commosso – rivedere il Papa è sempre una grande emozione. Ho notato che le sue scarpe erano consumate, segno che sono comode, che vanno bene e questa per me è la soddisfazione più grande. Benedetto XVI – ricorda ancora Stefanelli – non ha mai smesso di indossare le mie scarpe, durante gli ultimi viaggi in America, in Australia e in Africa”.

Il modello consegnato mercoledì è simile a quelli già realizzati in passato. “Ho chiesto al Papa se il lavoro andava bene, se vi erano esigenze particolari e se dovevo apportare eventuali modifiche – conclude il calzolaio novarese – ma, sa come si dice, scarpa che vince non si cambia”.