Nell’annunciare l’iniziativa, l’Assessore alla Cultura del Comune florense, Giovanni Iaquinta, afferma: “Non esiste un modo migliore per parlare dei giovani, se non coinvolgerli direttamente. Che significa innanzitutto ascoltarli, comprenderne i turbamenti, le ansie, le incertezze per il futuro, ma anche i sogni, le attese, le ambizioni e, soprattutto, coglierne, di là da ogni mistica ormai datata sulla Questione Giovanile, la voglia di sentirsi protagonisti nel circuito sociale, di mettersi al servizio della Comunità di appartenenza per renderla più giusta, più equa, più solidale. Aperta, perciò, a raccogliere la sfida postmoderna di un millennio ricco di possibilità e, al tempo stesso, di insidie.
È un ragionamento – dice Iaquinta – che non può non avere un'interlocuzione privilegiata con il mondo della scuola, perché alla base di ogni discorso su di essa c'è la volontà di raggiungere l'obiettivo di far maturare ai ragazzi un'educazione civica vera, sganciata dalle polemiche del presente e rivolta, invece, alla progettazione seria di un percorso di Cittadinanza attiva e Costituzione. Per questo è arrivato il tempo che vengano investiti della conoscenza delle Istituzioni, per capirne il meccanismo e relazionarsi con il Governo locale, proprio perché il fine ultimo è la formazione di una coscienza civica marcata e consapevole, per determinarne una ricaduta immediata e proficua nel territorio. È la ragione – conclude – per cui penso che occorra andare incontro ai giovani o, se si vuole usare un'espressione forte, che “il Palazzo si apra innanzitutto ad essi”, oltre che a tutti”.
E non è un caso se L'Amministrazione Comunale, nella stessa giornata, aderisce alla manifestazione “No 'ndrangheta, prevista a Reggio Calabria.
