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San Marco Argentano :: Grande partecipazione di pubblico al convegno I diritti delle donne.

SAN MARCO ARGENTANO :: 09/03/2010 :: Contenuti di altissimo spessore e grande partecipazione di pubblico al convegno “I diritti delle donne” che si è tenuto ieri nella sala consiliare del Comune di San Marco Argentano. Fortemente voluto dall’Assessore alle Pari Opportunità, Anna Maria Di Cianni, e dal gruppo di maggioranza che siede tra i banchi di Palazzo Santa Chiara, hanno preso parte al convegno numerose e qualificate relatrici, ognuna delle quali ha posto l’accento sulla condizione della donna, tra diritti negati e diritti acquisiti, parità sostanziale e parità formale.

Dopo i saluti del Vicesindaco, Antonio Cupone, della consigliere comunale, Alessandra Solamo, e della componente della Commissione Pari Opportunità, Maria Antonia Gitto, la Presidente dello Zonta Club International di Cosenza, Rosa Amendola, e la responsabile regionale del Centro Studi Aniv Inps, Francesca Daniele, hanno informato il pubblico di quanto sia legislativamente avanzato il nostro Paese in materia di tutela delle donne, sia nella vita lavorativa quanto in quella privata, ma anche di quanta differenza vi sia tra l’applicazione delle norme e la realtà quotidiana. La responsabile dello Sportello Counseling Scolatico del Liceo Fermi di Cosenza, Mariella Cipparrone, ha messo in evidenza le contraddizioni culturali che costellano l’universo femminile e quanto sia fondamentale per le donne operare, in tutti gli ambiti esistenziali, nell’ottica del lavoro di squadra. “Sono poco importanti gli interventi delle varie amministrazioni locali – ha proseguito l’avvocato Cipparrone – se non si è supportati da una volontà di cambiamento che parta dal basso e se, più di ogni altra cosa, questa non sia avvertita dalle donne come estremamente necessaria. Ognuna di noi, all’interno della società, può trovare una collocazione in base a quelle che sono le proprie professionalità”. Sulla stessa scia anche l’intervento dell’Assessore Glauca Cristofaro che ha voluto sottolineare l’importanza di ricominciare a pensare l’8 marzo come una giornata di commemorazione e lutto, e non solo di festa. “In maniera per nulla arrendevole – ha aggiunto l’assessore – si deve agire là dove le norme sociali agiscono in maniera tacita e non scritta. Mi riferisco in particole all’ambito familiare e ai doveri domestici che quotidianamente ogni donna è chiamata ad assolvere, come se fosse obbligata per natura a vivere tale dimensione o a svolgere questi compiti”. L’incontro di ieri ha voluto rappresentare, da parte dell’Assessorato alle Pari Opportunità, un pensiero chiaro e radicato, oltre ad essere una voce morale ferma che si espressa in favore di tutte le donne. Ma l’evento ha espresso anche la vera peculiarità del comune normanno: ben cinque donne tra Consiglieri ed Assessori del Comune di San Marco Argentano che, attraverso le loro dirette esperienze e i contributi sul tema, hanno concorso alla riuscita della manifestazione. Di grande interesse è stato l’intervento dell’Assessore alle Pari Opportunità, Anna Maria Di Cianni, che ha anticipato alla platea la volontà di far aderire l’amministrazi
one comunale alla Carta Europea per l’Uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale, elaborata e promossa dal Consiglio dei Comuni e delle regioni d’Europa. “La Carta e il relativo Piano d’azione – ha specificato la delegata – rappresentano un ottimo strumento per combattere il persistere e il riprodursi delle disuguaglianze di genere, essendo la parità un fondamento sostanziale e non formale, un valore fondamentale per la democrazia”. I lavori sono stati conclusi dall’intervento dell’onorevole Doris Lo Moro, che ha sottolineato come per le donne di oggi sia estremamente difficile affermarsi nel mondo politico, ancora di quasi esclusiva pertinenza maschile. Per questo, le donne debbono far sì che in futuro non si imponga una cosiddetta “cultura unica”, ma che la libertà di pensiero, di coscienza e di giudizio vengano garantite ovunque, cercando di preservare sempre la differenza. L’uomo, come genere inteso nella sola componente maschile, ha ovviamente una grande responsabilità nella realizzazione di tale atmosfera, nonché nella creazione di un ambiente favorevole all’emancipazione delle donne.