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San Nicola Arcella :: Eugenio Madeo: ‘occorre eliminare l’evasione tributaria e ridurre il costo dei servizi’.

SAN NICOLA ARCELLA :: 23/10/2013 :: Per risolvere i problemi finanziari degli Enti Locali, ha dichiarato Eugenio Madeo, vice-sindaco del Comune di San Nicola Arcella e responsabile del Servizio Tributi, occorre eliminare l’evasione tributaria e ridurre il costo dei servizi, ben sapendo che i migliori e più efficienti servizi sono quelli che costano meno, non il contrario.

Aumentare le tasse significa punire chi già paga e lasciare impunito chi non paga. Per questi motivi nessun aumento tariffario è stato mai, nemmeno lontanamente, preso in considerazione da parte dell’Amministrazione Comunale di San Nicola Arcella. Tantissimi Comuni in Italia hanno aumentato le tariffe ed introdotto nuovi balzelli. A San Nicola Arcella questo non è avvenuto, nemmeno quando le normative nazionali sulla finanza locale ponevano vincoli molto forti e ben definiti. Nel mese di gennaio di quest’anno la Giunta Comunale aveva già deliberato il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES), determinandone i costi di esercizio e approvando le tariffe per l’anno 2013.

Abbiamo deciso, con quella delibera, di mantenere le stesse tariffe degli anni precedenti, anche se consentivano di coprire solo il 75% circa del costo del servizio, che con il nuovo appalto aveva subito comunque una riduzione di circa il 28% rispetto al 2012, con in aggiunta l’allestimento e la gestione dell’isola ecologica per la raccolta differenziata.

Il costo del servizio rimane, a mio giudizio, ancora elevato a causa dell’assenza di impianti di smaltimento e trattamento dei rifiuti nelle immediate vicinanze e dell’impossibilità che ne deriva di realizzare un completo ciclo integrato nella gestione dei RSU collegato alla raccolta “porta a porta”. Dopo mesi di discussioni, revisioni, modifiche di ogni genere relativamente al nuovo tributo denominato TARES, finalmente Governo e Parlamento Italiano adottano una decisione definitiva per l’anno in corso.

La legge di conversione del decreto legislativo n.102 del 2013, già approvata in un ramo del Parlamento, stabilisce, “in deroga a quanto previsto dalla precedente normativa, che per l’anno 2013 il Comune, con provvedimento da adottare entro il termine fissato per l’approvazione del bilancio di previsione ( si badi bene……il 30 novembre 2013, anche se noi abbiamo deciso comunque di farlo il 2 maggio scorso), può determinare i costi del servizio e le relative tariffe sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012 con riferimento al regime di prelievo in vigore in tale anno.

Nel caso in cui il Comune continui ad applicare, per l’anno 2013, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), in vigore nell’anno 2012, la copertura della percentuale dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo, è assicurata attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa, derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso”.

Esattamente ciò che già avevamo deciso di fare con la citata delibera di Giunta del gennaio scorso, per evitare l’aumento del prelievo tributario per i contribuenti del nostro Comune. La norma non elimina, in ogni caso, la maggiorazione pari a 0,30 euro per metro quadrato, a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni, che sarà interamente trasferita allo Stato Centrale.

La nuova normativa per il prossimo anno, approvata dal Consiglio dei Ministri e che andrà discussa in Parlamento, prevede l’istituzione in tutti i comuni del territorio nazionale di un tributo sui servizi comunali denominato TRISE che si articolerà in due componenti: la prima, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento denominata TARI; la seconda, a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni, denominata TASI.

Quale che sarà la versione definitiva che il Parlamento Italiano trasformerà in legge dello Stato, ci impegniamo fin d’ora a non praticare aumenti per la TARI e, per la TASI, ad adottare il sistema meno oneroso per i contribuenti. Pensiamo che l’Ente Locale debba prelevare dalle tasche dei cittadini meno soldi possibili. Un Comune come il nostro che vive essenzialmente di turismo, deve evitare che i turisti  scappino altrove ed abbiano più soldi da spendere per incrementare lo sviluppo delle attività produttive locali.

E per programmare le cose da fare, ci impegniamo ad approvare il bilancio di previsione 2014 al massimo entro il mese di febbraio del prossimo anno, anche in assenza di riferimenti normativi certi a livello nazionale. E’ intollerabile che le leggi dello Stato ci costringano a produrre montagne di carte sulla programmazione annuale e triennale e, per ovviare all’assenza di normative certe e ben definite, si giunga a consentire la proroga della data di approvazione del bilancio di previsione fino allo scadere dell’anno in corso.