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Santa Maria del Cedro :: Depurazione: l’ex sindaco Francesco Fazio interviene sulla questione Smeco.

SANTA MARIA DEL CEDRO :: 18/02/2011 :: Il TAR Calabria ha condannato il Comune di Santa Maria del Cedro per l’affidamento alla Smeco Lazio S.r.l. della gestione dell’impianto di depurazione, accogliendo così il ricorso presentato dalla Società Impec Costruzioni S.P.A. Sono state riscontrate delle anomalie, come pure sui requisiti presentati dalla Smeco.

 

Infatti:

 

() Erano previsti come requisiti principali per la partecipazione l’iscrizione all’albo Nazionale dei Gestori Ambientali, nella sezione “Gestione Impianti”: al contrario, i documenti presentati a tal proposito evidenziavano l’iscrizione ad una categoria diversa – “Trasporto Rifiuti”-,  niente affatto equiparabile a quella prevista dal bando.

 

() Era richiesta la certificazione di aver gestito un impianto analogo a quello di Santa Maria del Cedro, per numero di abitanti e per tecnologie sia biologiche che chimico-fisiche: la certificazione presentata dalla Smeco, invece, era riferita ad un comune di abitanti di molto inferiore e a tecnologie solo biologiche.

Tra l’altro, visto il tema ambientale e la sua delicatezza, la leggerezza della commissione è paradossale e preoccupante, sia che si tratti di una svista momentanea o di una situazione forse stranamente sottovalutata  perché  elusiva delle obbligatorie garanzie per la qualità dell’ambiente, vista la professionalità della Commissione.

Preoccupante è anche il fatto che detta Commissione – venendo meno a motivazioni di buon senso – abbia accettato il ribasso d’asta: la Smeco ha proposto un ribasso di oltre il  57%, rispetto al prezzo stabilito dall’Ufficio Tecnico del Comune e valutato secondo i prezziari regionali. Com’è possibile che gli stessi tecnici che hanno definito il prezzo a base di gara, poi presenti nella commissione, abbiano accettato una valutazione della metà rispetto a quello da loro stessi stabilito? Evidentemente la Smeco deve aver portato giustificazioni forti, per potere abbattere di così tanto i prezzi! Ma come si combina tutto questo razionale con la corretta gestione dei fanghi prodotti durante il processo di depurazione delle acque, visto che è la più importante voce di spesa nella gestione dell’impianto. Il Comune ci può riferire se effettivamente è stata  espletata dalla Smeco e, se si, in questi nove mesi di sua gestione, con il registro di carico- scarico si può verificare che lo smaltimento sia avvenuto in modo corretto?

Un’ulteriore domanda in questo contesto va posta a questa amministrazione, perché anche qui possa suggerire e chiarire gli  inquietanti scenari sulla futura gestione finanziaria del Comune di Santa Maria del Cedro: è noto che il Comune ha programmato spese e rinegoziato i mutui fidando sulle minori spese derivanti dal ribasso d’asta della Smeco. In particolare la gestione Smeco avrebbe comportato un costo annuo di circa 92.000 euro, contro l’ importo annuo di circa 150.000 euro previsto ora per la gestione dell’Impec, che ha presentato un ribasso del 31%. Dove troverà il Comune i circa 58.000 euro annui di maggiori oneri? Il Sindaco e gli assessori competenti, in capo ai quali sta la responsabilità del controllo degli atti, si erano adeguatamente informati delle risultanze della gara? Perché queste negligenze?

Francesco Maria Fazio (Uniti con Fazio)