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Santa Maria del Cedro :: Laos continua ad essere un sito archeologico abbandonato.

SANTA MARIA DEL CEDRO :: 20/10/2020 :: Parliamo di tutto tranne che di cultura, perché con “la cultura non si mangia” direbbe qualcuno. Più volte ci siamo occupati del sito archeologico dell’antica Laos a Marcellina, frazione nel comune di Santa Maria del Cedro (Cs), che continua dopo anni a versare in un totale stato di abbandono e senza alcuna promozione da parte del Comune e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone.

Questo sito è veramente importante, tanti scavi sono stati realizzati nel passato, ma da qualche anno tutto tace, nessun ricercatore o studioso è più venuto in zona. Sui social si parla di tanto e tanto altro, con una Laos sempre più dimenticata, nel territorio tabelle minuscole e parco aperto solo qualche ora a settimana. Dietro l’antiquarium sono state lasciate all’area aperta diverse cassette con reperti archeologici, il tutto abbandonato e incustodito da tempo, un fatto molto grave che volgiamo denunciare all’opinione pubblica e alle autorità competenti. Ma che fine hanno fatto i tanti reperti rinvenuti nel tempo? Dove sono custoditi?

Uno scandalo vergognoso, il personale addetto dovrebbe lavorare di più nel territorio, sollecitando anche gli amministratori a valorizzare il patrimonio.

Laos

Laos era un’antica città che sorgeva sulla riva destra del fiume Lao, corrisponde all’attuale Marcellina, frazione di Santa Maria del Cedro (Cs). Laos” (Λάος in greco), è stata fondata dagli abitanti di Sibari che erano fuggiti dalla distruzione della loro città, avvenuta nel 510 a.C. in seguito alla guerra contro Crotone. Al tempo di Plinio la città era già scomparsa. La monetazione di Laos (il toro retrospiciente) indica i legami della città con Sibari, le cui monete avevano la stessa tipologia. Secondo il grande storico romano Strabone, Laos era grande quanto Pompei.

I resti delle città si trovano sul colle “San Bartolo”, in frazione Marcellina. I numerosi reperti rinvenuti sono oggi conservati nell’antiquarium di Scalea e al Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria. Gli scavi dell’area archeologica sono oggi ostacolati dallo sviluppo urbanistico del centro abitato, cresciuto proprio al di sopra di Laos.