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Santa Maria del Cedro :: Napolitano si dimette da capogruppo e fuoriuscita dal gruppo di opposizione “Uniti con Fazio”.

SANTA MARIA DEL CEDRO :: 01/12/2011 :: “Attraverso la presente nota stampa informo che in data odierna, 30.11.2011, ho depositato presso il Comune di Santa Maria del Cedro una comunicazione, con la quale ho formalizzato la mia decisione irrevocabile di rassegnare le  dimissioni dalla carica di Capogruppo del Gruppo “Uniti con Fazio” in seno al Consiglio Comunale di Santa Maria del Cedro, e la contemporanea fuoriuscita dallo stesso gruppo, per divenire consigliere di opposizione “indipendente”, per come previsto e disciplinato dall’art. 8 comma 7 del Regolamento del Consiglio Comunale”.

Questo è quanto affermato in una nota stampa dall’Avv. Andrea Napolitano, il quale si dice: “rammaricato e profondamente segnato da questa scelta che, seppur  estremamente difficile, è divenuta inevitabile una volta constatate una serie di profonde lacerazioni nell’ambito dell’area politica che ha sostenuto la lista Uniti con Fazio nella scorsa rassegna elettorale del 2009”.

In primo luogo, però – afferma il Consigliere – “voglio sottolineare che sono e rimango un consigliere di opposizione, nel senso che il mio indirizzo politico in seno al consiglio comunale non cambierà affatto nonostante da domani non rivestirò più la carica di capogruppo e non farò più parte del Gruppo Uniti con Fazio, in quanto la mia sarà, com’è stata finora, una ferma e tenace opposizione all’amministrazione Aulicino, che, a due anni e mezzo dal suo insediamento,  non è stata in grado di dare segni tangibili di crescita e di sviluppo per il territorio di Santa Maria del Cedro.

Sono rammaricato – ribadisce Napolitano – però,  “del fatto che, mentre in un primo momento, seppur esistessero all’interno del gruppo delle posizioni divergenti, dovute anche all’analisi della sconfitta elettorale, la dialettica politica aveva avuto sempre la meglio e siamo riusciti a trovare sempre la sintesi su tutte le azioni di opposizione portate avanti, successivamente, il dialogo ha lasciato il posto all’equivoco ed al pretesto, che non ci ha permesso di sintetizzare in maniera efficace l’azione di minoranza”.