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Santa Maria del Cedro :: Rosa Pignataro (Pdl) sulla manifestazione di Cosenza.

SANTA MRIA DEL CEDRO :: 06/10/2011 :: Fa ancora parlare la grande manifestazione tenutasi a Cosenza lo scorso sabato 1° ottobre, eppure, in tutto questo parlare, pochi hanno colto il senso di una piazza gremita di circa 18.000 persone. Chi dice che Scopelliti sta su un altro pianeta, chi dice che “chi governa non marcia” e chi asseconda queste strane affermazioni.

Io, come dirigente provinciale di Giovane Italia, come coordinatrice del PDL e, soprattutto, come libera cittadina calabrese, insieme a tantissimi amici, ero presente alla manifestazione, ho dato il mio piccolo contributo per la sua organizzazione e, sinceramente, leggere alcuni comunicati stampa mi fa sorridere e, al tempo stesso, rammaricare.

Agli amici di sinistra, PD o SEL poco importa, dico solo che le 18.000 mila persone lì presenti rappresentavano davvero la Calabria che vuole il cambiamento, perché a differenza delle tipiche manifestazioni di protesta che organizza la sinistra, quella di Cosenza è servita ai cittadini calabresi per incontrare le persone in cui hanno riposto fiducia un anno e mezzo fa delegandole a governare la nostra amata regione e che oggi hanno il diritto/dovere di dare conto agli elettori del proprio operato amministrativo.

La sinistra non è abituata ad un tale sfoggio di trasparenza.  In quella piazza c’era anche la Riviera dei Cedri, con i suoi pullman (pieni e non semivuoti come qualcuno maldestramente tenta di far credere) organizzati grazie all’impegno di tanti giovani che credono nella politica e che hanno deciso di essere i protagonisti del cambiamento. Il Governo Scopelliti sta finalmente ridando una speranza dopo anni di degrado assoluto, dopo una gestione della cosa pubblica guidata solo da logiche affaristiche ed assistenziali.

C’è tanto da fare, tanto da lavorare, gli obiettivi si raggiungono con tenacia e determinazione ma, soprattutto, in maniera onesta e responsabile. Non sono certo aggettivi da attribuirsi al passato governo Loiero che ha devastato questa nostra regione creando quelle emergenze per le quali oggi si cerca un’immediata soluzione. Dov’erano queste persone che oggi criticano il governo regionale e cercano l’immediata risoluzione delle grandi emergenze quando il loro leader, silenziosamente, distruggeva la Calabria? C’è troppa ipocrisia. Il vero problema è che la grande compattezza della squadra di governo e la sua grande operatività lasciano sbigottiti.

In soli 18 mesi sono stati realizzati 50 nuovi bandi per un totale di 885.000.000 €, con i complimenti della Commissione Europea al governo regionale per il lavoro svolto mettendo in campo le risorse comunitarie; 4.000.000 € a sostegno del lavoro autonomo e dell’imprenditoria femminile; 25.000.000 € per la nascita di nuove imprese; 25.000.000 € come fondo di garanzia per le aziende esistenti; 120.000.000 € per incentivi e garanzie alle piccole-medie imprese e all’artigianato; 47.000.000 € per alberghi e stabilimenti balneari; oltre 100.000.000 € invetsiti nel settore turistico, attraverso una eccellente pianificazione strategica che mira all’aumento e alla riqualificazione degli standard di qualità affinché la Calabria entri finalmente nel mercato globale; pianificazione strategica della “cultura dell’accoglienza”; investimenti e progettualità sui principali aeroporti calabresi che oggi, finalmente, riescono ad attrarre le grandi compagnie internazionali per i voli low cost (come Ryanair) ed entrare nei circuiti internazionali; progetti e investimenti per realizzare 9 nuovi porti in Calabria per un totale di almeno 5.000 posti barca per la riqualificazione del target turistico; decine di milioni di euro per la realizzazione dei PISL, favorendo una politica di sviluppo sinergico tra gli enti locali; 178.000.000 € per gli agricoltori calabresi; progetto “Enoteca Calabrese”; lotta alla criminalità organizzata attraverso diverse azioni, tra cui maggiori garanzie per i collaboratori di giustizia e le vittime della ‘ndrangheta, utilizzo per scopi socialmente utili dei beni confiscati; 150.000.000 € per il mondo accademico che avrà finanziati tantissimi nuovi progetti; finanziamenti per i precari nelle scuole e per i poli di innovazione, 1.293.000.000 € milioni di euro di fondi FAS già certificati dal Ministero dell’Economia che serviranno per la realizzazione delle grandi opere (e non per fare le fontanelle di paese come faceva qualche governo precedente); 480.000.000 € per gli ospedali calabresi (per la gestione dei quali di certo non ci rimettiamo alle scellerate scelte “vendoliane”) risorse ferme da 2007 a causa dell’assenza di progettualità da parte del governo Loiero che guardava inerte la discesa a picco della nostro sistema sanitario.

Ecco di cosa si è discusso nella grande manifestazione di Cosenza. Questa è la politica del cambiamento. Sarebbe opportuno, prima di giudicare, lasciar lavorare chi vuole il bene della Calabria, criticando in maniera costruttiva laddove fosse necessario, ma senza polemiche sterili e demagogiche che non servono a nessuno, se non alle lobby di potere per portare avanti i propri interessi.