Sant’Ilario dello Ionio :: soppressione guardia medica: Giorno 16 l’udienza al Consiglio di Stato.
SANT’ILARIO DELLO IONIO :: 09/11/10 :: E’ stata fissata per il 16 novembre prossimo, dinanzi al Consiglio di Stato, l’udienza di sospensiva invocata dall’Asl 9 di Locri in opposizione alla sentenza 329/2010 del Tar di Reggio Calabria, con cui si annullavano i tagli alle postazioni di guardia medica operati dall’azienda sanitaria e contro cui il comune di S. Ilario dello Ionio, guidato dal sindaco Pasquale Brizzi, aveva fatto ricorso.
La sentenza 329/2010 del tribunale amministrativo, infatti, dava ragione ai comuni che avevano alzato gli scudi contro i tagli e, di fatto, ordinava la riapertura delle sette postazioni chiuse nella Locride.
In un primo momento l’Asl di Locri, pur avendo proposto appello alla sentenza emessa dal Tar, non aveva presentato istanza di sospensiva del provvedimento stesso, che di fatto rimaneva in vigore e consentiva ai ricorrenti di chiedere l’esecuzione della decisione del Tar. Lo ha fatto, però, in seguito, di fronte a una notifica stragiudiziale di diffida ad adempiere che, decorsi trenta giorni, avrebbe appunto permesso ai comuni di chiedere la riapertura delle postazioni chiuse.
Arriva quindi a un punto di svolta la vicenda che ha visto Brizzi protagonista di una strenua battaglia contro i tagli alle postazioni di guardia medica sotto cui è ricaduta anche la cittadina ionica. Dopo la dura presa di posizione del primo cittadino di S. Ilario in seno all’assemblea dei sindaci della Locride e la vittoria con il ricorso al Tar, la prossima settimana, dinanzi al Consiglio di Stato, i legali Ornella Nucci e Gianluca Iorio chiederanno il rigetto dell’istanza cautelare.
«L’opposizione dell’Asl di Locri alla sentenza del Tar è apparsa da subito del tutto priva di fondatezza e coerenza, oltre ad essere stata proposta in assoluta carenza di potere dato il regime di commissariamento in cui versa l’azienda sanitaria locrese – dichiara il sindaco Brizzi – Ora l’istanza di sospensiva, presentata con questa tempistica, indica una chiara volontà ostruzionistica e l’intento di sottrarsi all’esecuzione della sentenza. Non esistono ragioni economiche che possano giustificare una tanto grave limitazione al diritto costituzionalmente garantito alla salute. Ci auguriamo quindi l’integrale conferma del provvedimento del Tar e un pronto ripristino della situazione preesistente ai tagli, con la riapertura delle postazioni chiuse».
Brizzi, sin dall’inizio, si è opposto al piano di ristrutturazione della Asl ritenendolo irrazionale, lesivo del diritto alla salute dei cittadini, oltre che fortemente aggravante sul piano occupazionale data la perdita di posti di lavoro che andava a creare.