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Scalea :: Casa della Salute: adesso interviene Marianna Presta.

SCALEA :: 17/12/2009 :: All’incontro sul futuro della sanità organizzato qualche tempo fa a Scalea, dall’osservatorio Ambiente e Salute e dalla CGIL Funzione pubblica di Cosenza, il Direttore dell’ASP, Dott. Franco Petramala, ha confermato l’avvio della “Casa della Salute a Scalea”.

In tale occasione, non possiamo fare a meno, come abbiamo fatto in altre circostanze, di portare a conoscenza degli addetti ai lavori, che già nel novembre del 1981, l’Assemblea Generale della USL n 1, con la delibera del 13/11/1981, esprime la volontà di riconvertire “l’ospedale generale di circolo di Scalea” in presidio di medicina preventiva e sociale, integrato nel territorio, indirizzando l’utilizzazione della struttura con l’insediamento dei servizi di prevenzione reumatologica, emodialisi e nefrologia, ematologia. Pertanto la struttura ospedaliera, si doveva caratterizzare non nella logica dei posti letto, ma, seguendo la proposta dell’allora piano sanitario regionale con funzioni parasanitarie e sociali. Tale utilizzo rispondeva ad una ricerca operativa effettuata da operatori sanitari, dalla quale emergeva che le diverse patologie da prevenire e curare, interessavano un numero rilevante di pazienti   che ancora oggi non riescono a trovare nel territorio servizi di prevenzione ed assistenza terapeutica in tempi e modi adeguati e quindi costretti a recarsi in altri centri attrezzati con gravi disagi anche economici. Alla luce di queste scelte fatte anche in passato, ma che noi riteniamo siano in sintonia con le attuali esigenze sanitarie, se la “destinazione d’uso” dell’ospedale di Scalea in tale senso diventerebbe polo d’eccellenza di tutto il territorio ed oltre. Pertanto noi chiediamo al Dott. Petramala di esaminare la delibera dell’Assemblea Generale dell’USL N 1, che ribadiamo non è nata a caso, ma che è la risultante di una indagine territoriale sulle patologie più ricorrenti e dalla consulenza di luminari dei settori, come quelli del Prof. Mandelli per l’ematologia e del Prof. Magarò per la reumatologia. Noi non riteniamo di avere “la verità in tasca”, ma chiediamo che gli addetti ai lavori procedano ad una verifica della validità e della attualità delle scelte fatte dall’assemblea  generale dell’ASL N1 e che, responsabilmente, organizzino strutture e servizi in direzione dei bisogni dei cittadini e che garantiscano il diritto alla salute così come è sancito dalla nostra Costituzione.

Marianna Presta