Scalea :: Chiesta una nuova impostazione della viabilità.
SCALEA :: 23/04/2014 :: Una nuova viabilità per eliminare l’imbuto, forse creato ad hoc, tra via Lauro, via Tommaso Campanella e via Oberdan. La problematica è all’attenzione dell’associazione “Pensiamo a Scalea”, presieduta da Achille Tenuta. Con i commissari che sono alla guida dell’ente un incontro per presentare una bozza della proposta di modifica della segnaletica e della cosiddetta isola pedonale di piazza Caloprese.
“In buona sostanza – spiegano – si tratta di un ritorno alla situazione precedente, che per anni non aveva creato problemi alla cittadinanza. Abbiamo avuto modo di sentire singoli cittadini, associazioni, commercianti, professionisti ed esperti, e la quasi totalità si è espressa formulando ed approvando la proposta”.
La segnaletica tra Piazza Caloprese, via Lauro e via Fiume Lao, secondo i componenti dell’associazione: «Corrisponde sostanzialmente a quella vigente prima della modifica a titolo sperimentale avviata dall’assessore Stummo e poi rimasta senza verifica in seguito alle note vicende giudiziarie che hanno portato allo scioglimento del Consiglio. In particolare sono risultate pregiudizievoli per la generalità degli utenti (salvo apportare un’apparente utilità per qualche singolo) sia l’inversione del senso di marcia su via Lauro (attualmente con direzione Nord e cioè verso lo sbarramento di piazza Caloprese con conseguente stop e obbligata confluenza nella piccola e stretta via Oberdan, dove già arriva il traffico a senso unico di via T. Campanella), sia il senso unico di marcia imposto su parte di via Fiume Lao (strada larga e diritta che attraversa tutto il paese, costituendone l’unico e vero polmone per il traffico, essendo anche fornita di ampie aree di parcheggio come quelle intorno al campo sportivo ed al Consorzio di Bonifica)». L’idea da cambiare, secondo il gruppo Pensiamo a Scalea, è anche quella dell’isola pedonale.
“Attualmente – scrivono – l’isola pedonale presenta una chiusura con qualche pilastrino sul lato sud, all’altezza dell’imbocco di via Oberdan, e sul lato nord, su via M. Bianchi dopo l’incrocio con via Matteotti. Tali pilastrini potrebbero essere sostituiti, se non con quelli a scomparsa, almeno allo stato con fioriere o barriere mobili, così come si faceva prima. L’Isola Pedonale (che non è l’unica, esistendone un’altra sul lungomare nei pressi della villa) si è rivelata utile, riscuotendo un certo successo, solo nelle sere dell’intera stagione estiva, nelle serate dei giorni di sabato e prefestivi e nelle giornate festive e di domenica di tutto l’anno. La nostra proposta prevede l’isola pedonale solo in questi spazi temporali ed ogni volta che se ne ravvisi una qualche utilità e/o necessità. Fuori da detti spazi di tempo dovrebbe essere consentita la normale circolazione dei veicoli ed a proposito abbiamo formulato la proposta di viabilità contenuta nella citata planimetria allegata. Questa associazione – conclude la nota – resta in fiduciosa attesa (anche di un incontro) ed a disposizione per ogni opportuno chiarimento, unitamente ai tecnici che hanno collaborato, per tutto quanto possa occorrere per un intervento urgente, capace di alleviare le difficoltà incontrate dai cittadini nel circolare con minore dispendio di energie, tempo e risorse e senza dover ricorrere alla SS18 per i loro brevi spostamenti”.