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Scalea :: Consiglio Comunale: interviene Alessandro Bergamo.

SCALEA :: 25/12/2010 :: Caro Direttore, mi capita purtroppo di leggere ancora una volta di gravi aggressioni da parte di consiglieri comunali e di componenti del governo cittadino relativamente ad accuse reciproche  di mala amministrazione del passato. Emergono brutte storie, inquietanti elementi di probabili casi di corruzione, voto di scambio, concessioni  svendute o addirittura regalate alla solita cricca di amici.

Per questo motivo, evidentemente, il consigliere Palmiro Manco ha ritenuto di chiedere la presenza delle forze dell’ordine nel Consiglio Comunale, certamente per fatti che potrebbero emergere dal previsto acceso dibattito. Sembra quasi un film western, una sfida fratricida perchè i numerosi duellanti appartengono alla stessa famiglia di origine: la precedente amministrazione Russo di cui solo da pochi mesi conferma quanto già noto a tutti e cioè di quanto fosse dilaniata da una feroce  guerra interna. Acquaviva non può sottrarsi a quella origine in quanto si è abbeverato per anni alla stessa fonte dell’ex sindaco e le conseguenze sono visibili nella sua nota scompostezza. La Giunta comunale continua nella sua ineffabile opera di infischiarsene della legge e di non occuparsi dei problemi del paese, impegnandosi, come dice appunto Campilongo, a sostenere interessi particolari: noi aggiungiamo che nulla è cambiato rispetto al passato e che i protagonisti dell’affarismo, cioè coloro che hanno nelle mani la nostra città  restano più o meno gli stessi. Non è questo il Consiglio comunale che merita Scalea, questa classe dirigente non è capace di pensare agli interessi dell’intera società piuttosto che a quelli  personali perché è nata sul compromesso e quindi moralmente non idonea a garantire equilibrio e buona amministrazione. Pur se avevamo immaginato e sperato nella fine di un ciclo, ci preannuncia Acquaviva che ci aspettano altri quattro anni di questa amministrazione: con il rispetto degli elettori e di quanti confessano il loro pentimento, non mi sembra sia una bella prospettiva per gli scaleoti.

Sandro Bergamo