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Scalea (Cs) :: Antenna: nessuna risoluzione sul caso di localit?† Pantano.

SCALEA :: 20/01/2008 :: Il consiglio comunale convocato in via straordinaria dal presidente del consiglio Gennaro Licursi dietro richiesta di alcuni consiglieri, al quale hanno preso parte anche le forze politiche, le associazioni e i rappresentanti di studenti e corpo docente del liceo scientifico, per discutere ancora una volta del caso “antenna in località Pantano” non ha lasciato soddisfatti né i Verdi né i rappresentanti del comitato spontaneo contro l’antenna.

In una nota congiunta firmata da Palmiro Manco leader dei Verdi e dalla portavoce del comitato Luisa di Cristo il consiglio comunale svoltosi venerdì scorso è stato definito inutile “poiché da parte dell’amministrazione comunale c’è stata una chiara e palese chiusura al sostegno proposto, riguardante la disponibilità tecnico/scientifica dell’esperto Prof. Giancarlo Spadanuda per sostenere  il ricorso al TAR di Catanzaro”. In effetti la ritrosia all’intervento del professor Spadanuda è stata chiara a tutti fin da subito ed è stata giustificata, in un primo momento, dal presidente del consiglio Gennaro Licursi, con la motivazione secondo cui durante la riunione dei capigruppo non era stato previsto tale intervento che di fatto è stato favorito dei Verdi per apportare il sostegno tecnico necessario vista la complessità e specificità della materia. Pare che ancora ci siano diversi dubbi tra i membri del consiglio comunale di Scalea circa l’incidenza negativa sulla salute della popolazione proveniente da elettrosmog, ma non per i Verdi e per la popolazione di località Pantano che continua a dire no all’antenna. La nota congiunta firmata dai Verdi e dalla portavoce del comitato ritorna, inoltre, sulle dichiarazioni dell’ingegner Gilormo progettista e direttore dei lavori della Ericsson network Service Italia Spa di Roma nonché responsabile della società Pianet Srl di Reggio Calabria rilasciate ad una radio locale.

Questi pare abbia accusato gli organizzatori della protesta di strumentalizzare la questione, sia sotto il profilo politico che privato. “Valutazione che intanto non appartiene di certo a chi usa il territorio di Scalea solo ai fini di lucro come il sig. Gilormo,- si legge nella nota – e successivamente perché lo stesso non è deputato a rilasciare valutazioni politiche in merito”. Ma l’altra dichiarazione definita “diffamatoria  è venuta fuori quando l’ingegner Gilormo ha dichiarato che “bastava spostare il sito dell’antenna di solo cinquanta metri e sicuramente la sua azienda non avrebbe avuto problemi”. I riferimenti sia sul piano politico che sul piano privato sembrano condurre al leader dei Verdi Palmiro Manco proprietario di un terreno contiguo a quello destinato all’installazione del ripetitore di telefonia mobile, il quale, insieme alla Di Cristo, prosegue chiedendo: “A  chi si riferisce il sig. Gilormo? A quale terreno ? Ed infine la menzogna più eclatante, quando ha affermato  che qualche operaio è stato malmenato. Ma da chi non lo dice, facendo intendere che la pseudo aggressione sia stata perpetrata da alcuni manifestanti. Sicuramente lo inviteremo ha  chiarire gli aspetti sopra espressi, da lui citati, nella sede opportuna”. 

Il calvario del Comitato per ottenere la documentazione sull’antenna.  

28 Giugno il sindaco e l’ufficio tecnico del comune di Scalea ricevono richiesta di documentazione circa la pratica “Antenna Impresa Liceo”, il regolamento comunale per l’istallazione di impianti di telefonia mobile, la mappa di tutte le antenne e microantenne. Viene tenuta una manifestazione di protesta davanti al palazzo di città. Il settore urbanistica risponde con l’avvio del procedimento per la revoca del permesso a costruire numero 34 del 5 aprile. 

11 luglio il comitato sollecita al sindaco la consegna degli atti amministrativi. 

23 luglio l’ufficio tecnico invita la responsabile del comitato Luisa Di Cristo, a produrre copia del documento d’identità ed a dimostrare l’interesse legittimo proprio e del comitato in merito al contenuto degli atti richiesti.   

31 luglio il comitato richiede nuovamente gli atti.  

01 Agosto  revoca del permesso a costruire n°34 del 5 aprile con ordinanza sindacale non corredata da nessuna relazione dell’ufficio tecnico.

02 Agosto comunicazione dell’ufficio tecnico al comitato che concedeva la visione degli atti ma non la copia. 

11 Agosto il comitato invia all’ufficio tecnico e per conoscenza al sindaco e alla procura della Repubblica di Paola nota con la quale si informava che i 30 giorni previsti per
legge per la consegna degli atti erano già trascorsi e si specificava nuovamente la documentazione richiesta. 
 

21 Agosto l’ufficio tecnico risponde al comitato rivendicando la puntualità della precedente corrispondenza e precisando, che per rilasciare copia parziale e totale della documentazione richiesta era indispensabile dimostrare di aver coperto le spese di riproduzione degli atti richiesti prima della consegna degli stessi. 

26 Settembre il comitato viene in possesso di parte della documentazione richiesta. Manca il regolamento comunale per l’istallazione di impianti di telefonia mobile poiché l’ente comunale non ne è dotato, così come manca una mappa delle antenne e micro antenne presenti in città di cui non si conosce l’effettivo numero vista l’assenza di un registro preposto a tale scopo.  

06 Ottobre il comitato invia la quinta nota al sindaco ed al responsabile dell’ufficio tecnico chiedendo di concludere il procedimento per la revoca a supporto l’ordinanza sindacale del 1 agosto.  

16 Ottobre  il consiglio comunale approva all’unanimità il piano di localizzazione antenne radio base per servizi di telefonia. A dicembre arriva la notizia che la ditta ha vinto il ricorso al T.A.R. di Catanzaro. 

10 Dicembre l’ufficio tecnico con ordinanza numero 107 dispone l’immediata sospensione dei lavori annullando la stessa il 21 dicembre.

Il resto è storia dei giorni nostri a partire dalla notte tra il due e tre gennaio fino al consiglio comunale straordinario di venerdì scorso. 

Gaetano Bruno