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Scalea (Cs) :: Giugno nero per le piccole attivit?† di Scalea.

SCALEA :: 19/06/2008 :: A Scalea l’economia gira solo nei grossi centri commerciali, questa è l’affermazione netta di un piccolo operatore turistico di Scalea, intervistato sulle previsioni di crescita di questa stagione estiva. La realtà economica della cittadina tirrenica si conferma sempre più precaria e il mese di Giugno, per molti operatori periodo ritardato di investimento in vista dei mesi di Luglio e Agosto, non ha sfornato liquidità necessarie per appianare la maggior parte dei debiti in scadenza “relativamente coattive”, come tasse da pagare, concessioni, scadenze mutui semestrali, assicurazioni, e per alcuni anche dipendenti.

La prospettiva di crescita commerciale per i piccoli imprenditori che operano a Scalea è praticamente azzerata, lo scambio dei generi di prima necessità per gli alimentari al banco ridotta al minimo essenziale, gli abbigliamenti lavorano sotto costo e se si esclude qualche negozio di franchising, ma anche nei casi più esposti alla visibilità pubblica del marchio, comunque ci sono difficoltà. Non si esclude da questo baratro anche il genere ortofrutticoli e le macellerie al banco. La Crisi, molto probabilmente legata anche  alla forte inflazione e alla moneta pesante, accentuata localmente da una scarsa propensione politica di programmazione e alla conseguente politica assistenziale degli anni precedenti, non risparmia nessuno. D’altro canto crescono, però, i punti commerciali a Scalea in controtendenza rispetto alle stime del Giugno nero. Sono diversi i giovani che aprono attività in città, ma le speranze di rimanere aperti più di un anno sono risicate, l’ambiente commerciale della cittadina non solo è in crisi da anni, ma presenta anche una forma di saturazione alta: in pratica chi apre attività in paese è come se sperasse di vendere il ghiaccio agli eschimesi.  L’attività immobiliare a Maggio era già ferma da 5 mesi. Altra prospettiva, invece, per chi opera nel turismo dove esiste una concorrenza spietata con altre aree del mediterraneo. In città gli operatori turistici alberghieri si accontentano di margini risicati di guadagno e puntano sempre più sulla qualità delle stagioni basse come Giugno Luglio e Settembre, mancano però aziende di supporto e di servizi turistici anche esterni e la promozione del turismo a Scalea pecca di essenzialità, non si raccorda con quella dell’amministrazione comunale e ne vi sono forum di scambio di informazioni, in maniera costante. Tutto l’investimento promozionale privato è incentrato sul mare. Se si esclude un work schop ogni 5 anni, almeno questa è la stima prevista per il prossimo incontro fra aziende nel territorio e qualche iniziativa comunitaria come Golfo Amico, sovrastimata dalla politica locale, non esiste voce ulteriore di programmazione, oltre al programma delle manifestazioni estive di Scalea. Ma in sintesi il dato preoccupante per la città, attualmente è legato a questo mese di Giugno, l’economia e lo scambio economico è in calo vertiginoso e questo dato deve far riflettere molto sulla politica programmatica che si andrà a scegliere come azione d’impatto per il futuro.  Senza escludere che l’emigrazione dei giovani verso altri paesi è in aumento, i livelli di disoccupazione restano alti e la qualità di alcuni servizi pubblici è scarsa.

Antonio Pappaterra