Scalea :: Giudice di Pace: la sezione dell’Udc preannuncia battaglia per la revisione della norma.
SCALEA :: 14/01/2012 :: “La sezione di Scalea dell’Udc esprime rammarico per la decisione del Governo centrale di sopprimere l’ufficio del Giudice di Pace locale e si fa portavoce delle esigenze dei cittadini della zona anche con i dirigenti del partito che senz’altro si adopereranno per la risoluzione del problema. L’ufficio del Giudice di Pace di Scalea ha un carico di lavoro davvero imponente e seppure si volesse fare solo un discorso di numeri dovrebbe rimanere ed essere anche rafforzato nell’organico.
Invece, ancora una volta, vediamo sviliti i nostri diritti di cittadini riguardo ai servizi essenziali: la salute, con la soppressione dell’ospedale di Praia, ed ora la giustizia con la soppressione dell’ufficio del Giudice di Pace e la paventata, ma sempre più concreta, soppressione della sezione distaccata del Tribunale di Scalea. Non è da sottovalutare poi il fatto che ogni spostamento di un cittadino da questa zona, sia in treno che in auto, prevede tempi di percorrenza triplicati rispetto a zone del nord Italia.
Conosciamo da tempo la situazione delle nostre strade ed autostrade ma non per questo ci siamo rassegnati ad essere tagliati fuori dal resto della nostra nazione, ora, sempre di più, risentiamo del fatto che possiamo quasi ritenere che la rete ferroviaria non scendano oltre Salerno. L’alternativa proposta per il mantenimento dei Giudici di Pace, ponendolo a carico dei comuni, è eccessivamente onerosa per i cittadini che vedranno aumentare i tributi da versare per mantenere un diritto che per altri è già sostenuto dallo Stato.
In pratica ci sarebbe una disparità di trattamento e di contribuzione fiscale tra un cittadino residente in un ambito nel quale il Giudice di Pace è a carico del Ministero ed un cittadino residente in un ambito in cui lo stesso ufficio è a carico del Comune. Ciò a nostro avviso è assolutamente anti costituzionale. Ma c’è di più, il Ministero imporrebbe ai comuni anche le spese dei dipendenti ministeriali !! Tutto ciò è inaccettabile e pertanto ci batteremo per ottenere la revisione della norma.”