Scalea :: Le analisi dell’Arpacal smentiscono le affermazioni degli ambientalisti.

I cittadini possono stare tranquilli, non sono stati rilevati particolari situazioni di degrado ambientale.

SCALEA :: 15/02/2011 :: Ambientalisti smentiti dai fatti. Le affermazioni sulla possibile presenza di metalli pesanti nella vasca della discarica di Piano dell'Acqua non sono supportate da dati scientifici. L'amministrazione comunale di Scalea, invece, ha voluto approfondire con il conforto di dati ed analisi certificati ottenendo anche risultati positivi sulla certificazione sulla qualità delle acque dei canali cittadini. In merito alla discarica, è necessario, quindi, specificare che: «I cattivi odori non sono un segnale “certo” sulla presenza di metalli pesanti o di rifiuti pericolosi, tali sostanze possono essere rilevate solo tramite analisi di laboratorio.

La buca B, prima del conferimento dei rifiuti, è stata interamente rivestita con teloni in materiale plastico, impermeabili. Il liquame che si genera dalla decomposizione della frazione umido, il cosiddetto percolato, viene trattenuto dal telone e, dopo essere stato analizzato, viene smaltito in un impianto di depurazione specializzato. Le analisi, agli atti del Comune di Scalea, non hanno mai evidenziato la presenza di sostanze pericolose, in concentrazioni superiori ai valori stabiliti dalla legge». E' in atto un sistema di captazione del bio-gas per cogenerazione in modo da sfruttare l'energia prodotta dagli stessi rifiuti.

L'amministrazione comunale di Scalea ha effettuato analisi sui canali Cornale e Revoce, che lambiscono l'area di Piano dell'Acqua, ben prima dell'allarme generato dagli ambientalisti. «E' stata accertata l'assenza di metalli pesanti, sostanze pericolose o tossiche. Le analisi dell'Arpacal, fatte eseguire dal Comando dei carabinieri di Scalea, sui canali Cornale e Revoce forniscono gli stessi risultati in possesso del Comune: assenza di sostanze tossiche e inquinanti. Il cattivo odore proveniente dalla vasca B della discarica è dovuto alla veloce saturazione. Processo avvenuto in meno di tre anni, per il provvedimento deciso dal Commissario delegato all'emergenza ambientale che ha stabilito il conferimento nel sito dei comuni della zona. Soprattutto nel periodo estivo il processo di fermentazione delle sostanze organiche sprigiona miasmi poco gradevoli. L'umido rappresenta quasi il 40% dei rifiuti ed è responsabile della generazione di considerevoli quantità di percolato. Gli odori molesti sono il frutto della produzione del percolato. Ad oggi, però, sono quasi ultimati i lavori di messa in sicurezza della discarica. Teli impermeabili, ricoperti di terreno vegetale vengono installati al di sopra della buca ormai satura. Sarà captato ed utilizzato per produrre energia il bio-gas all'interno della vasca. Verrà utilizzato il processo di cogenerazione. Il percolato sarà analizzato e smaltito per i prossimi trent'anni».

Per quanto riguarda il canale Cornale, la relazione delle analisi stabilisce che il “Saggio di tossicità acuta assente è molto basso ed è indice di ottima qualità delle acque analizzate”, dall'Arpacal. Stessa situazione, certificata con analisi  in possesso delle forze dell'ordine, per i prelievi effettuati dall'Arpacal in vari punti nell'area di Piano dell'Acqua.