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Scalea :: Nasce l’associazione Su La Testa, ispirata al movimento culturale mezzogiorno.

Ad annunciare il nuovo sodalizio è il presidente della Scossa, Antonio Pappaterra.

SCALEA  :: 11/12/2010 :: << “ Sulle linee di ispirazione del movimento culturale alla quale stanno aderendo numerosi cittadini del meridione, – ha annunciato il Presidente dell'associazione La Scossa, Antonio Pappaterra,- insieme ad un gruppo di cittadini e manager di Scalea, abbiamo deciso, oltre di aderire personalmente all'appello di Mezzogiorno Su La Testa, consegnato in questi giorni al presidente della camera, Gianfranco Fini,  e di avviare la costituzione di un gruppo locale che stimoli l'opinione pubblica e le istituzioni a rimettere al centro politiche per il territorio di grande respiro e di rilancio economico sociale, al fine esclusivo e nell'intenzione di colmare il divario del mezzogiorno con il resto D'Europa ed in particolare del nostro territorio.

Con l'inizio dell'anno, – ha continuato Pappaterra,- prenderà corpo una campagna di adesione  e si procederà alla formazione del gruppo dirigente che a Scalea costituirà un'associazione di promozione culturale denominata Su la Testa – Scalea, che metterà da subito al centro del dibattito proprio il tema dell'avio-superficie ancora ferma al palo”.> Il movimento culturale, alla quale hanno aderito numerosi cittadini, politici ed esponenti parlamentari, fra cui  Gianfranco Fini, Nichi Vendola, Michele Emiliano, Mimmo Pappaterra, Roberto Occhiuto, oltre ai promotori Gianni Pittella, Carlo Borgomeo (Presidente Fondazione per il Sud), Adriano Giannola (Presidente Svimez) Andrea Geremicca (PresidenteFondazioneMezzogiornoEuropa) Marco Esposito (Giornalista), Alfonso Ruffo (Direttore”Il Denaro”), sta prendendo corpo in tutto il tirreno cosentino. << “Insieme a un folto gruppo di intellettuali, imprenditori, manager, donne e giovani del sud,-  ha dichiarato recentemente il vice – presidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella,- stiamo lanciando in questi giorni  un appello per promuovere in tutta Italia una nuova idea del Mezzogiorno. Il documento ha già raccolto centinaia di adesioni su Internet in pochi giorni, sostenuto da alcune tra le principali personalità impegnate da anni sul tema e collegato ad un decalogo di azioni e proposte che vorremmo far vivere nel dibattito pubblico. ‘’Su la testa!’’  , continua la nota pubblica dell'eurodeputato,- è l’esortazione che stiamo lanciando non solo ai meridionali ma a tutto il paese perché dobbiamo riappropriarci del destino della società e dell’economia in un’ottica di riscatto nazionale e non di gretti e infondati territorialismi. Quello che proponiamo, – ha ribadito l'on. Pittella-, e’ un nuovo patto tra gli italiani a 150 anni dall’Unita’, per rilanciare le sorti di uno degli Stati più ricchi di risorse e di storia del pianeta, ma che si e’ avviato sul piano di un doloroso declino economico e sociale. Dobbiamo tornare a parlare di infrastrutture, portualità, politiche per l’attrazione di capitali, politica industriale, riqualificazione del capitale sociale. Dobbiamo dire basta ad usi impropri dei fondi Fas, ma anche stimolare le regioni Obiettivo Convergenza a progettare e spendere presto e bene le risorse comunitarie. Dobbiamo accettare la sfida del federalismo fiscale, e insistere perché esso – esaltando il principio di sussidiarietà – sia volto ad avvicinare i servizi ai cittadini, non a penalizzare questi ultimi in base alla propria residenza. I mali del Mezzogiorno, – aggiunge la nota del vice presidente del Parlamento europeo,- sono gli stessi che appesantiscano il resto del paese, seppure con una gradazione negativa maggiore. Il sud soffre, anzitutto, di uno strutturale deficit organizzativo. Le opere pubbliche non sono quasi mai strategiche e sovra regionali, cosi’ come le politiche di infrastrutturazione materiale e immateriale. Manca una strategia complessiva sul trasferimento tecnologico e sulla costruzione di solide filiere università-ricerca-credito-imprese, non vi sono politiche integrate “di sistema” pubblico – privato per l’energia, mancano azioni di accompagnamento per gli spin-off universitari o per i progetti brevettabili, è assente il venture capital così come un’azione seria per l’attrazione di capitali esteri. Mancano banche d’affari, leggibili mappe delle facilities e delle agevolazioni. Manca assistenza d’eccellenza all’internazionalizzazione delle aziende…>>

Antonio Pappaterra

Presidente dell'associazione La Scossa