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Scalea :: Politica: le interrogazioni del Gruppo Scalea Libera.

Ai sensi del T.U.E.L. 267/2000, dello Statuto Comunale e del Regolamento del Consiglio Comunale di Scalea, il sottoscritto Consigliere Comunale Alessandro Bergamo, presidente del Gruppo Scalea Libera,

SCALEA :: 25/07/2011 :: premesso che: lo scorso mese di giugno la Giunta Comunale, sulla scia di altri enti e della provincia di Cosenza, ha deliberato la propria costituzione di parte civile nel cosiddetto “processo Marlane”, a carico di dirigenti e proprietari della fabbrica di Praia a Mare.

 

L’iniziativa è stata molto pubblicizzata sui media locali, ed è stato indicato come legale di fiducia l’avv. Lucio Conte di Scalea;
la deliberazione era motivata dal fatto che era necessario sostenere l’accusa delle tossicità dei prodotti e materiali che avevano determinato numerose morti tra gli operai della fabbrica Marlane, di cui anche persone di Scalea, e che aveva suscitato molto scalpore e interesse da parte della stampa nazionale;
successivamente, il 24 giugno 2011, proprio il giorno dell’udienza celebrativa del processo anzidetto, il Sindaco, con proprio atto formale, ha sottoscritto e  inviato al Tribunale di Paola un documento in cui dichiarava la propria volontà di rinunciare alla costituzione di parte civile del Comune senza specificare alcuna motivazione. Di tale notizia il Presidente del Tribunale, in corso di udienza, ne dava notizia al legale dell’Ente.

intende conoscere :
Quali situazioni, o pressioni, siano sopraggiunte nelle ore precedenti la celebrazione dell’udienza del 24 giugno, tanto da motivare il sindaco per preparare un atto formale autonomo, inviato all’Autorità Giudiziaria, di rinuncia alla costituzione di Parte Civile;
Se il Sindaco Basile, prima di inviare il documento al Tribunale, abbia avuto contezza della propria iniziativa e si sia confrontato con il Segretario Comunale, l’assessore agli affari legali, i numerosi avvocati presenti nella maggioranza, nonchè l’Ufficio Legale del Comune;
Come mai, dopo il 24 giugno 2011, non è seguita una doverosa e  formale deliberazione della rinuncia di costituzione di parte civile anche perché non si comprendono quali possano essere le motivazioni che hanno portato il Sindaco a revocare la nobile iniziativa;
Se l’avvocato Lucio Conte dovrà essere regolarmente retribuito dal Comune, in quanto l’incarico legale non è stato revocato con alcuna formale delibera, come potranno gli uffici finanziari emettere il mandato di pagamento per il suo onorario.

 



 

Ai sensi del T.U.E.L. 267/2000, dello Statuto Comunale e del Regolamento del Consiglio Comunale di Scalea, il sottoscritto Consigliere Comunale Alessandro Bergamo, presidente del Gruppo Scalea Libera,

premesso che:
nei giorni scorsi l’opinione pubblica ha assistito all’incrinatura della compattezza della maggioranza a seguito di una decisione della Giunta Comunale che non era stata condivisa dal capogruppo dott. Francesco Acquaviva;

in una esternazione pubblica il Consigliere, manifestando apertamente il suo dissenso, chiedeva al Sindaco di revocare la deliberazione, motivandola con ricchezza di argomenti a sostegno delle sue ragioni e del mandato elettorale. Non ultimo, Acquaviva faceva riferimento al programma politico della lista su cui aveva chiesto e ottenuto il consenso elettivo. Successivamente è seguito un interessante dibattito procedurale;

mentre ancora si attendeva la risposta del Sindaco, per le delucidazioni richieste dal consigliere Acquaviva, è circolato uno striminzito comunicato con cui si informavano i cittadini che il gruppo consiliare di maggioranza all’unanimità gli aveva revocato l’incarico di Capogruppo;

successivamente, il consigliere Acquaviva, nel corso di una intervista rilasciata all’associazione W Scalea, dichiarava di continuare a sentirsi in maggioranza e che avrebbe continuato a governare la sua delega all’ambiente, tra le mille difficoltà che si riscontrano oggi, per i rifiuti urbani per le strade.

intende conoscere :
Come mai il sindaco, pur in contrasto con le richieste del dott. Acquaviva, non abbia inteso recuperare il suo consigliere che aveva ottenuto la fiducia di tutto il gruppo di maggioranza?
Oltre al recente fatto che ha determinato la crisi, e quindi la rottura del rapporto politico fiduciario tra la maggioranza e il consigliere, che è sfociato nella revoca del ruolo di rappresentanza del gruppo, quali altre situazioni di dissenso ha rilevato il dott. Acquaviva e per quali scelte amministrative assunte dalla Giunta;
Quali gravità incombono su tali fatti che hanno portato il Sindaco a non coinvolgere il Capogruppo per un eventuale chiarimento, preferendo riunire la maggioranza per sottoscrivere un grave documento di sfiducia del dott. Acquaviva? Perchè non si è pensato di evitare l’imbarazzante condizione di “sfiduciato” cui l’amministrazione ha esposto un professionista prima ancora di Consigliere comunale? Non sarebbe stato più corretto nei suoi confronti, come fatto di educazione politica, consigliargli di rassegnare le dimissioni?;
Come mai il Sindaco non ha ancora revocato al consigliere Acquaviva anche la delicata delega all’ambiente, dal momento che essendo venuta meno la fiducia politica ne dovrebbe conseguire anche quella amministrativa; o se per mera strategia, il Sindaco non intende assumere sulle sue spalle la pesante responsabilità della gestione dei rifiuti urbani, lasciandola nelle mani di un consigliere da lui stesso sfiduciato?

Il Consigliere Comunale

Alessandro Bergamo