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Scalea :: Rifiuti: il sindaco replica al consigliere di minoranza Campilongo.

I problemi principali dovuti alla discarica di Pianopoli, unica per il centro-nord Calabria

SCALEA :: 12/08/2011 :: Il sindaco di Scalea, Pasquale Basile, risponde al consigliere di minoranza Mauro Campilongo. Una replica “politica” ed anche tecnica sulla situazione relativa ai rifiuti solidi urbani e alle problematiche legate alla raccolta. «Al di là di quanto già specificato e precisato all’interno del Consiglio Comunale di mercoledì scorso – afferma il sindaco Pasquale Basile – è giusto e corretto che io risponda come di dovere a quanto esternato sul tema rifiuti dal consigliere Campilongo nei giorni scorsi.

Nel suo misero tentativo di coreografare critiche nei confronti dell’amministrazione, il consigliere capogruppo di minoranza di Scalea Adesso non perde il vizio di offendere e di raccontare falsità colossali, sia nel riportare le cose dette da me che nel fare affermazioni di cui dimostra ampiamente di non avere cognizione. E’ singolare che un consigliere abbia una conoscenza pari a zero di quanto succede nella propria regione e che coinvolge direttamente il proprio Comune. E non esita a sparare a zero contro la propria città pur di tentare inutilmente di colpire la mia persona. Ancora una volta, il consigliere Campilongo, si rende protagonista del nulla e ha la facciatosta di parlare di spazzatura dopo aver per anni ed anni dilapidato milioni di euro per lo stesso problema senza mai risolverlo neanche di striscio.
Mi taccia di inesperto, sconosciuto e presuntuoso. Ma io mi chiedo come mai non si stia ancora domandando il perché i cittadini di Scalea abbiano votato me, inesperto, sconosciuto e presuntuoso, bocciando sonoramente lui, conosciutissimo, esperto e capacissimo. Evidentemente i cittadini o non si sono accorti che egli ha fatto l’amministratore per dieci anni oppure sono bene a conoscenza del suo nullismo amministrativo.
E’ invece corretto spiegare esattamente la situazione attuale. La discarica di Pianopoli, unica per il sistema del centro-nord Calabria e presso la quale conferiscono oltre 200 comuni, è una discarica privata che funziona a singhiozzo: i comuni possono conferire solo per poche ore al giorno, mentre il resto è riservato agli impianti privati e alla manutenzione ordinaria. Il fatto che alcuni altri comuni stiano meglio è dovuto solo al fatto che producono meno di un quinto dei rifiuti di Scalea. Tutti i comuni che producono oltre le 80 tonnellate di rifiuti al giorno, come Scalea in questo periodo, sono in seria crisi e lo si legge sui giornali di tutti i giorni. Basti pensare agli esempi eclatanti di Corigliano e della stessa Cosenza. Ed è di ieri, tra l’altro, la comunicazione della società di gestione della discarica di Pianopoli che limita ulteriormente l’abbancamento a causa del superamento del limite prefissato con l’innesco di numerosi altri problemi. Solo in serata sono pervenute le prime rassicurazioni del Commissario relative a un innalzamento del limite di circa 150 tonnellate.
Ci auguriamo che nel giro di un paio di giorni si possa riprendere l’iter ordinario di raccolta e di conferimento dei rifiuti.
Purtroppo il “sistema rifiuti” della nostra Regione mostra tutti i suoi limiti e 14 anni di gestione commissariale non hanno certo dato i risultati sperati. Sono completamente d’accordo con il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, quando afferma che occorre accelerare sugli iter delle discariche pubbliche e degli impianti di trattamento che possono portare alla riduzione anche del 50% del volume dei rifiuti prodotti. Scalea, da questo punto di vista, ha già presentato un proprio progetto che andrà a bando in tempi rapidi. Proprio in queste ore sono in corso colloqui con i colleghi Sindaci dell’alto Tirreno e con il Sindaco del capoluogo di provincia per cercare di coinvolgere la politica in soluzioni che, ahimé, sono ad oggi esclusivamente commissariali. Allo stato attuale, dal canto suo – conclude il sindaco Basile – Scalea ha già acquisito sul mercato dei mezzi di trasporto ad alta capacità che aiuteranno in qualche modo ad attenuare il problema».