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Scalea :: Rifiuti: le precisazioni della Geo Ambiente.

SCALEA :: 03/09/2011 :: Non corrisponde al vero quanto riferito in data odierna dalla stampa locale, secondo cui, nella notte tra il 31 agosto e l’1 settembre, la Geo Ambiente avrebbe omesso di raccogliere i rifiuti contenuti nei propri cassonetti dislocati sul territorio del Comune di Scalea e, addirittura, ne avrebbe abbandonato il contenuto sui relativi piazzali.

I fatti sono totalmente diversi da ciò che, in mancanza di alcuna reale informazione e riscontro, taluni organi di stampa hanno riportato. E sono i seguenti: nella giornata del 31 agosto, ultimo giorno di affidamento del servizio alla Geo Ambiente, quest’ultima era obbligata (non solo ne aveva il diritto) a rimuovere i propri cassonetti per lasciare spazio a quelli della ditta subentrante che avrebbe dovuto collocarli a partire dalla mezzanotte di giorno 1 ed iniziare contestualmente il servizio di raccolta e trasporto. Tuttavia, dopo alcuni incontri con l’amministrazione, al fine di rendere più fluido possibile l’avvicendamento e non creare disservizi alla cittadinanza, anche perché si “presagivano” alcune difficoltà del Comune o della ditta subentrante a collocare tempestivamente i propri cassonetti, la Geo Ambiente, nel pomeriggio di giorno 31, decideva che avrebbe lasciato sul territorio i propri cassonetti per l’intera nottata in modo da garantire agli utenti il deposito dei rifiuti anche nel corso dell’ultima sera/notte, per poi raccoglierli e conferirli in discarica. E ciò è avvenuto, infatti, durante la notte la Geo Ambiente, senza esserne obbligata e quindi a proprie spese, ha raccolto i rifiuti accumulatisi all’interno dei propri cassonetti e con i propri autocompattatori li ha conferiti presso la discarica autorizzata. Se, contestualmente, non sono stati collocati i cassonetti da parte di chi doveva a partire dalla mezzanotte e un minuto del 1 settembre, determinando così un “vuoto” di servizio, costoro andrebbero individuati come i responsabili di ciò che è accaduto. E’ evidente che la Geo Ambiente, che avrebbe ben potuto (anzi avrebbe dovuto) disinteressarsi del servizio a partire dalle 23.59 di giorno 31, non poteva che fare un solo ulteriore giro di raccolta notturno, ma poi era obbligata a ritirare i propri cassonetti ed interrompere la raccolta. Se dopo tale giro notturno, quella parte di cittadinanza che ancora non aveva depositato i propri rifiuti, si è recata a notte inoltrata presso le piazzole non trovando alcun cassonetto, probabilmente ha depositato sul terreno i propri rifiuti. Ma ciò non dipende dalla Geo Ambiente che ha fatto più di ciò che avrebbe dovuto, gratuitamente, sol perché voleva rendere un servizio alla popolazione di Scalea. Che i fatti siano questi lo possono riferire i dipendenti della Geo Ambiente e i formulari di discarica da dove si evince che la Geo Ambiente ha scaricato ben due autocompattatori di rifiuti prelevati a Scalea nella nottata tra il 31 e l’1 settembre (peraltro, l’ultimo di tali autocompattatori era ancora in attesa del proprio turno di conferimento nel pomeriggio di giorno 1, a riprova del fatto che la raccolta è certamente avvenuta nella nottata tra il 31 e l’1). Semmai, va chiarito come mai l’amministrazione comunale di Scalea non ha verificato la prontezza della ditta subentrante al dispiegamento dei cassonetti. D’altra parte che vi fosse tale difficoltà era evidente in considerazione del fatto che poco tempo prima il Comune si era interessato in modo informale all’acquisto dei cassonetti della Geo Ambiente, tale trattativa non ha avuto seguito perché non è mai stata ufficialmente formalizzata, ma come mai il Comune e la ditta subentrante, pochissimi giorni prima dell’inizio dell’appalto, avevano urgente necessità di reperire cassonetti? Lasciamo la risposta alla sensibilità e all’intuito di ciascuno. Pertanto, la Geo Ambiente non deve chiedere scusa alla cittadinanza di Scalea, non perché non la rispetti, ma perché non è responsabile delle inadempienze altrui. Resta inteso che le informazioni false che sono state rozzamente riportate dalla stampa o da chiunque saranno oggetto di vaglio per eventuali responsabilità civili e penali che dalla loro diffusione possono emergere, anche per il grave danno di immagine che la ditta sta subendo a causa di tali infondate notizie.