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Scalea :: ScaleAdesso, illegittima la delibera del terreno adiacente al Tribunale.

SCALEA :: 21/09/2010 :: Il gruppo consiliare ScaleAdesso, composto da Mauro Campilongo, Mimmo Introini e Pino Bono, su indicazione di tutti i tanti simpatizzanti dell’omonima associazione, con la presente, intende esprimere la più totale disapprovazione nei confronti della decisione presa dall’amministrazione comunale con la delibera di giunta comunale n. 107 del 2010 e riguardante la permuta del terreno comunale adiacente al Tribunale di Scalea in cambio di lavori da eseguirsi in Località Petrosa.

Già qualche anno fa il Consiglio Comunale aveva individuato quel sito come idoneo ad ospitare la nuova Caserma  dei Carabinieri, vincolandone la destinazione.

Fu indetto un bando pubblico per individuare la  ditta che avesse l’intenzione di costruire la Caserma alle condizioni dettate dal Comune tra le quali condizioni rientrava anche la determinazione del prezzo di vendita di quel terreno.      

Alla gara di appalto, conseguente al detto bando,  parteciparono più ditte e la gara venne aggiudicata ad una ditta di Scalea, non senza contestazioni legali, che avrebbe dovuto pagare il terreno al prezzo stabilito e cioè Euro 396.000,00 (trecentonovantaseimila/00), per poter quindi procedere all’inizio dei lavori di costruzione della Caserma dei carabinieri.

Invece di incassare la somma relativa al pagamento del terreno,  l’Amministrazione comunale con la delibera n. 107 ha accettato la proposta della stessa ditta aggiudicataria, consistente nell’eseguire dei lavori (per un importo di Euro 470.000,00) di canalizzazione di acqua piovana in Località Petrosa e di bitumazione.

Tale delibera è illegittima, se non addirittura illecita, per diversi motivi: 1) i lavori di quegli importi notevoli devono seguire determinate procedure di appalto previste dalla legge; 2) L’amministrazione avrebbe dovuto, quantomeno, riaprire il vecchio bando di gara ovvero ascoltare eventuali proposte migliorative delle altre ditte che parteciparono al bando originario; 3) parte dei lavori da realizzare il Località Petrosa ricadono nella proprietà della stessa ditta che li dovrebbe eseguire; 4) per realizzare quei lavori, se fatti con scrupolo e in economia, occorrono molti meno soldi.

Ma soprattutto il motivo della presente contestazione è politico. Questa decisione presa con la delibera 107  va contro gli interessi legittimi della cittadinanza (ossia incassare soldi in un momento di crisi, tanto che il comune non è in grado di garantire le essenziali condizioni igienico – sanitarie nelle scuole ed ha invitato i genitori a comprare saponette, carta igienica e detersivi) e a vantaggio (ancora una volta, purtroppo) di una ditta privata.

Il gruppo Scaleadesso, prima di rendere pubblico il proprio dissenso nei confronti di questo atto amministrativo, ha chiesto al Sindaco, dott. Basile, sin dal mese di luglio, di revocare in autotutela la delibera 107 in quanto lesiva degli interessi della cittadinanza.

Ma, dal mese di luglio ad oggi, nonostante ripetuti solleciti, il Sindaco e la Giunta non hanno ritenuto di dover revocare la delibera.

Scaleadesso chiede pertanto, pubblicamente, che l’amministrazione revochi in autotutela la delibera n. 107 del 30/06/2010 e proceda ad incassare i soldi che tanto servono al Comune e alla cittadinanza tutta in questo momento storico.

Con la precisazione che su tale questione il gruppo Scaleadesso utilizzerà tutti gli strumenti di lotta politica a propria disposizione (interrogazioni, richiesta di convocazione del Consiglio Comunale) per ottenere l’annullamento della citata delibera di giunta comunale.

 

F.to : Mauro Campilongo                                   

Domenico Introini

Giuseppe Bono