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Scalea :: Si fa sciopero al Consorzio di Bonifica di Scalea per il salario e per la difesa della dignità del lavoro.

SCALEA :: 22/06/2017 :: Il prossimo giovedì 29 giugno tutte le maestranze impiegati ed operai sono chiamati allo sciopero con astensione dal lavoro e sospensione di ogni servizio ed attività per protestare contro gli annunciati licenziamenti dell’attuale Commissario Straordinario, per i gravi inadempimenti e a seguito dell’assoluto immobilismo del Commissario che lo ha preceduto. I lavoratori rivendicano una assunzione di responsabilità da parte della Regione Calabria, anche in relazione alla necessità di garantire i servizi agli agricoltori ed ai cittadini, ma anche il reddito e l’occupazione alle lavoratrici e lavoratori dipendenti dell’Ente Consortile.

La grave situazione che si registra al Consorzio di Bonifica di Scalea risulta ancor più insostenibile e si è aggravata negli ultimi sei mesi dopo la nomina, da parte della Regione Calabria, di un Commissario Straordinario – tale Dott. Domenico Macrì, dirigente della regione – che ha di fatto paralizzato ulteriormente l’Ente Consortile.

Quindi fin dall’inizio della campagna irrigua il Consorzio di Scalea, guidato maldestramente ed in maniera molto discutibile dal Commissario Macrì, non solo non garantisce i servizi d’irrigazione agli agricoltori, ma non è stato neanche in grado di assicurare la regolare erogazione dell’acqua potabile.

L’alto Dirigente della Regione Calabria, inviato a Scalea ad amministrare temporaneamente il Consorzio, le uniche “buone pratiche” che è stato capace di mettere in campo sono state quelle di cambiare le tende del suo ufficio, acquistare una comoda poltrona e dotarsi di un telefono portatile nuovo di zecca…poi ha dato un incarico “fiduciario” a ben tre avvocati, del foro di Vibo Valentia, che dovrebbero occuparsi della sbandierata “dichiarazione di esubero” alla modica cifra di circa 30.000 euro e che dovrebbero provvedere a licenziare “legalmente” la metà del personale dipendente del Consorzio di Bonifica, operai ed impiegati. Ha inoltre aggravato ancora di più le spese,  noleggiando  automezzi all’esterno non essendo stato in grado a rendere disponibili ed efficienti gli automezzi in dotazione e di proprietà del Consorzio.

Il Commissario si è preoccupato, ma solo dopo ben cinque mesi, ad assegnare l’appalto delle pulizie dell’Ente a due ditte fiduciarie, naturalmente senza alcuna procedura di evidenza pubblica.

Il Sindacato ed i lavoratori sono fortemente preoccupati rispetto al fatto che il Commissario non ha eseguito il mandato assegnatogli dalla legge, a cui avrebbe dovuto adempiere,  che è quello di indire le elezioni per eleggere gli organi elettivi e fornire all’Ente Consortile quella governance espressamente prevista da precise norme di legge, e in grado di rilanciare un Ente importante e fondamentale per l’agricoltura e l’economia del nostro territorio. Si è preoccupato invece,  di adottare attegiamenti antisindacali e punitivi nei confronti di tutto il personale ed in special modo nei confronti delle maestranze iscritte al sindacato, piuttosto che  mettere in campo quelle “buone pratiche” amministrative che avrebbero permesso l’erogazione di salari e stipendi ad operai ed impiegati. In spregio anche agli impegni assunti in sede di incontro presso la Regione Calabria circa un mese fa.

Il Dr. Macrì vuole letteralmente far morire di fame i lavoratori e le loro famiglie, con perfido accanimento ! Mentre il solerte funzionario pubblico dal canto suo si rimborsa tutto e puntualmente, con cadenza mensile e senza badare a limitare tali spese per le sue preziose quanto inutili e costose attività.

Questo intransigente e zelante, ma non tanto capace, alto dirigente regionale ha inoltre colpevolmente lasciato a casa 5 lavoratori stagionali a tempo determinato che si era impegnato ad assumere all’inizio della stagione irrigua come per legge. Di cui due dei cinque operai hanno, peraltro, avuto riconosciuto dal Giudice del Lavoro il diritto alla reintegra nel posto di lavoro a tempo indeterminato.

Il Commissario, mentre fa proclami di rispetto della legalità ed attivazione procedure di trasparenza e regolarità amministrativa, gli atti prodotti e le cattive pratiche messe in campo ci portano a ben altre conclusioni.

Il Sindacato ed i lavoratori hanno chiedono con forza e determinazione alla Regione Calabria e al Presidente On. Mario Oliverio, il rispetto della legge e la immedita rimozione di questo Commissario Straordinario che ha solo arrecato ulteriori gravi danni agli agricoltori consorziati, ai cittadini ed ai lavoratori dipendenti che hanno diritto al lavoro, al reddito ed alla dignità che non ha prezzo.