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Scalea :: Valle Lao: Gravina, Perrone e Campilongo, chiedono il consiglio dei delegati.

SCALEA :: 18/06/2010 :: Davide Gravina, Francesco Perrone e Ciriaco Campilongo sottoscrittori della  richiesta di convocazione del consiglio dei delegati del Consorzio di Bonifica dei Bacini del Tirreno, questa mattina alle ore 10,00 hanno tenuto nell’aula consiliare del Consorzio di Bonifica Valle Lao, una conferenza stampa per portare a conoscenza lo stato attuale delle cose inerenti la vicenda Consorzio. I tre  più altri delegati  il mese scorso richiedevano la convocazione di una seduta consiliare, seduta che ha però sortito una fumata nera mancando il numero legale.

In data odierna i tre delegati alla presenza di alcuni dipendenti hanno effettuato una sorta di cronistoria dei fatti, in particolare Ciriaco Campilongo. Dalla sua relazione emerge come le gestioni commissariali consortili del passato, e quella del presidente attuale hanno provocato solo una seria di ambasce: assunzioni temporanee dettate per lo più da motivazioni politiche, inefficienza ai alcuni capi settore; assenteismo temporaneo dal luogo di lavoro senza decurtazioni sulla busta paga;  promozioni in contrasto con le decisioni assunte dallo stesso Consiglio dei Delegati, ancora un contenzioso riguardante 200 pratiche, insomma tanti elementi che hanno provocato un ristagno amministrativo. In virtù di ciò, i sottoscrittori auspicano quindi una nuova linfa per l’azione amministrativa del Consorzio. Davide Gravina invece si sofferma sull’ esigenza “di dover rimodulare la funzionalità  dell’Ente, collaborare con la Regione sforzandosi di capire che ci sono funzioni e competenze. Non avendo t
rovato una soluzione interna abbiamo quindi ritenuto che la Regione Calabria si  adoperi per un Commissariamento indirizzato a qualche figura del nostro comprensorio e non esterno. Noi proponiamo elementi di novità dicendo di programmare nel nostro settore e migliorare i servizi, altri si sforzano di mantenere solo lo “status quo”,per questo motivo è utile che si accelerino i tempi affinché la Regione trovi la  soluzione migliore”.

Giuseppe Miraglia