Scalea :: Virgilio Minniti (Matca): “la pianta organica della Guardia Medica di Scalea deve essere implementata”.
SCALEA :: 27/08/2015 :: Una delle maggiori problematiche della stagione estiva che vede moltiplicare a dismisura la popolazione è collegata al tema sanità. Nell’ambito di questo vasto argomento, voglio focalizzare l’attenzione sulla Guardia Medica di Scalea che è sulla carta il riferimento maggiore dei vacanzieri ed anche dei residenti che nei giorni lavorativi usufruiscono del servizio dalle ore 20.00 alle ore 8.00, mentre il sabato e la domenica il servizio è continuativo 24h/24h (per la precisione il sabato il servizio parte dalle ore 10.00 per poi concludersi il lunedì mattina alle ore 8.00).
Questa breve premessa è fondamentale per fare capire l’importanza che riveste la Guardia Medica per il territorio di Scalea e l’efficienza che dovrebbe garantire a livello di pianta organica. Ma davvero si può pensare di andare ancora avanti con un Medico che deve fronteggiare una utenza che nel mese di agosto supera le centomila unità? A questo interrogativo bisogna dare una risposta seria. Nel caso in cui,poi,il Medico di turno è impegnato in una ‘domiciliare’, la postazione rimane scoperta. Come la mettiamo? La professionalità dei medici e degli operatori è eccellente, ma serve un incremento delle unità lavorative, almeno nei due mesi estivi anche se riterrei opportuno che questa azione fosse messa in atto durante tutto l’anno, in considerazione del fatto che le ‘visite domiciliari’ portano fuori postazione il Medico di Guardia. La mia non vuole essere una polemica, ma una constatazione di fatto.
L’appello che rivolgo al Commissario straordinario dell’ASP di Cosenza, Dott. Gianfranco Filippelli, è di esaminare il caso e trovare una soluzione adeguata. I famosi ‘tagli’ devono effettuarsi per le cose superflue e non per le necessità. E il caso di Scalea assume i contorni dell’urgenza, perché una località turistica che non ha un presidio ospedaliero per le prime cure dovrebbe godere almeno di una Guardia Medica efficiente al massimo per risorse umane e strumenti. E chi di competenza ha il dovere di affrontare la problematica e di risolverla per rispetto dei pazienti e per non continuare a calpestare il sacrosanto diritto alla salute di tutti.