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Se io fossi… :: Se io fossi… un magrebino.

SE IO FOSSI… :: 07/04/2011 :: Se fossi nato in Libia, o in Egitto, o in Tunisia, o in Algeria, me ne andrei subito dalla mia città. Me ne andrei perché avrei cercato di fare di tutto per trovare un lavoro e non ne avrei trovato neanche uno.  In Egitto, se fossi egiziano , avrei cercato di lavorare con i turisti, accompagnandoli alle Piramidi, ma avrei avuto la vita difficile. Perché gli alberghi, gestiscono le guide, e praticamente ne fanno quello che vogliono.

Se fossi nato in Marocco avrei tentato di aprire un piccolo mulino per la farina del cous cous ma avrei avuto bisogno di tanti soldi . Se fossi nato in Algeria avrei voluto sposarmi ma il padre della mia ragazza, musulmano fervente, vuole prima vedere la mia casa ben ammobiliata e vuole che io abbia un buon lavoro. Se fossi di lì me ne sarei venuto qui. Avrei chiesto del danaro in prestito a tutti i miei familiari e sarei salito su un barcone insieme ad altri come me attraversando il mare. Destinazione Europa. Ovunque, purchè l’Europa, Lampedusa, o Crotone, o Riace, o la Sicilia. Tutto purchè via da lì. Se fossi nato in Marocco avrei visto con la TV satellitare i programmi italiani ed avrei ben compreso come si vive qui da voi. Belle donne, tutte disponibili, mezze nude, supermercati pieni di cose belle, auto belle, e possibilità di poter lavorare per tutti. Troverei subito lavoro perché so che agli europei  non piace farne di certi. Non piace raccogliere i pomodori agli italiani, non piace fare il muratore, né le badanti ai loro anziani. Ed io mi accontenterei di poco. Tanto troverei una stanza nella quale dormire insieme ad altri ragazzi come me e manderei quel poco che guadagnerei a casa ed una volta pagati i miei debiti con i parenti comincerei a metterli da parte per sposarmi la mia bella Rashida che mi aspetta e che mi telefona ogni giorno. Se io fossi un maghrebino non mi farei chiudere in un CIE come quello di Manduria, o di Crotone o di Lametia Terme. Io fuggo dalla guerra, dalla fame e dalla miseria, lo stesso come avete fatto voi calabresi andandovene in America Latina e negli Usa. Eppure avete esportato la mafia, delinquenti, pezzenti, ma anche brava gente e persone oneste e lavoratrici. Perché dovrei farmi chiudere in un campo di concentramento. Fuggirei la prima notte. Prenderei un treno, o chiederei un passaggio e  cercherei di varcare la frontiera francese per raggiungere la mia famiglia a Marsiglia. Se fossi un maghrebino non crederei alle cose che dicono né Bossi, né Berlusconi, né i preti che parlano a nostro favore e poi non ci danno niente per vivere quotidianamente bene. Noi non vogliamo una coperta ed un brodino caldo, vogliamo lavoro e basta, vogliamo vivere come vivete voi, e vogliamo viverci fino a quando le condizioni economiche delle nostre nazioni non muteranno e noi potremo ritornare nelle nostre case con le nostre famiglie.  

Francesco Cirillo