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Spezzano Albanese :: Uniti contro i tributi dei Consorzi di Bonifica.

SPEZZANO ALBANESE :: 20/07/2012 :: Mercoledì 18 giugno, si è svolto a Spezzano Albanese Scalo l’incontro-dibattito sul problema dei tributi imposti dai Consorzi di Bonifica in base alla L.R. 11/2003. Numerosa la partecipazione di semplici cittadini, amministratori e rappresentanti istituzionali provenienti dai comuni ricadenti nei tre comprensori dei Consorzi  di bonifica istituiti in provincia di Cosenza sulle ceneri del soppresso Consorzio Sibari-Crati.

Presenti anche i consiglieri regionali Mimmo Talarico, Mario Franchino e l’assessore provinciale Biagio Diana. Il dibattito, aperto dagli interventi dei membri del Comitato dei cittadini liberi di Bisignano, ha affrontato il motivo dell’incontro e la travagliata situazione debitoria del soppresso Consorzio di Bonifica Sibari-Crati, il cui mostruoso debito, secondo una relazione depositata dall’attuale Commissario liquidatore, ammonta a più di 150 milioni di euro. Al momento rimane senza risposta la domanda diretta a sapere chi e come sarà pagata questa cifra e quale ruolo avranno i tre nuovi consorzi istituiti a seguito della soppressione del Sibari-Crati.

I tre nuovi Consorzi (Bacini meridionali del Cosentino, Bacini Settentrionali del Cosentino e Bacini dello Jonio Cosentino), nati già indebitati, stanno imponendo da qualche anno, in base all’art. 23, L.R. 11/2003, tributi anche ai proprietari di terreni consorziati che non ricevono alcun beneficio da opere ed interventi di bonifica, sollevando le proteste di migliaia di cittadini calabresi. Il tutto avviene senza la predisposizione dei Piani di Classifica previsti dalla stessa L.R. 11/2003, l’unico strumento che individua e quantifica il beneficio che gli immobili traggono dall’attività di bonifica.

Al contrario delle altre Regioni italiane, dove i tributi consortili vengono imposti quando ci sono benefici derivanti da opere ed interventi di bonifica, e disattendendo la legge quadro nazionale e i consolidati orientamenti giurisprudenziali della Cassazione che ribadiscono il principio del beneficio per la legittima imposizione dei contributi consortili, la Legge 11/2003 della Regione Calabria impone quote di contributi consortili a prescindere dal beneficio, e ciò per permettere il “conseguimento dei fini istituzionali” dei Consorzi, cioè per permettere ai Consorzi di bonifica di funzionare.

Pur ribadendo il ruolo fondamentale dei Consorzi di bonifica per l’agricoltura calabrese, laddove essi permettono, attraverso la gestione dei servizi di irrigazione, il funzionamento e lo sviluppo di numerose aziende agricole, appare comunque inaccettabile la tassazione di terreni, soprattutto montani, impervi e inutilizzabili, che non hanno mai conosciuto interventi ed opere di bonifica. Si è deciso pertanto di dare vita ad un coordinamento tra tutti i soggetti interessati a trovare una soluzione al problema e a costituire  un Comitato “per la modifica della L.R. 11/2003”, aperto a tutti i cittadini che vorranno farne parte, che avrà il compito fondamentale di organizzare le future iniziative dirette ad ottenere una corretta e giusta imposizione dei contributi consortili.

Numerose le adesioni al comitato  da parte di soggetti provenienti da Comuni dove la protesta contro i tributi ritenuti ingiusti è  avvertita, e in particolare da Bisignano (membri dell’Unione dei Comitati dei cittadini ), Luzzi (Massimo Molinaro), San Marco Argentano (Antonio Parise, Amato Giuseppe), Rossano (Isabella Vulcano), Cassano Ionio (Oliveto Carmine, Tricoci Francesco, Dramisino Pasquale), S. Caterina Albanese (Carmelina Mauro), S. Cosmo Albanese (Ciccio Macrì), San Lorenzo del Vallo (Martucci Damiano), Spezzano Albanese (Carolina Luzzi), Roggiano Gravina (Piraino Raffaele), Oriolo (Gialdini Santo Nicola). Anche i politici provinciali e regionali presenti si sono impegnati a sostenere nelle sedi politiche quella che viene definita una “battaglia di civiltà” che deve essere combattuta da tutti, semplici cittadini e uomini politici di tutti gli schieramenti, affinchè si metta ordine al problematico sistema della bonifica calabrese.  Sarà imminente, infatti, una proposta di modifica all’art. 23 della L.R. 11/2003 da parte del costituito comitato, che sarà supportata dalla raccolta di oltre cinquemila firme di cittadini calabresi, in modo da tentare di eliminare alla radice il problema dei contributi consortili ritenuti ingiusti.