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Spezzano della Sila :: l sindaco esprime soddisfazione per il ripristino del servizio 118.

SPEZZANO DELLA SILA :: 04/03/2011 :: Apprendiamo con soddisfazione dell’intesa raggiunta tra l’Asp di Cosenza ed il responsabile del Dipartimento dell’Assessorato regionale alla Sanità sul rinnovo delle convenzioni con le associazioni di volontariato che garantiscono il servizio 118. Tale accordo che proroga di sei mesi in sei mesi il servizio sino ad una sua riorganizzazione regionale, è frutto di una tempestiva ed efficace iniziativa di lotta intrapresa nella Provincia di Cosenza dalle istituzioni territoriali e dalle associazioni interessate all’indomani della chiusura del servizio.

Iniziativa che nella Presila Cosentina ha visto Sindaci e associazioni uniti insieme alla popolazione protestare vibratamente per il durissimo colpo inferto al diritto alla salute dallo scriteriato provvedimento che era stato adottato dal commissario straordinario dell’Asp.

Il mancato rinnovo della convenzione del servizio di 118 avrebbe messo in serio rischio la vita dei cittadini nel caso di emergenza sanitaria, ed avrebbe fatto arretrare di molti anni gli standard dei servizi sociali in questo territorio civile e democratico della Calabria.

Subito dopo la notizia del mancato rinnovo della convenzione quasi tutti i Sindaci della Presila, i rappresentanti della Comunità Montana Silana e dell’Unione dei Comuni, l’assessore provinciale Pietro Lecce, il consigliere regionale Carlo Guccione e le associazioni di volontariato presenti sul territorio, si erano ritrovati nella sede del Comune di Spezzano Sila e dopo una conferenza stampa di denuncia dell’accaduto avevano steso un documento con il quale richiedevano al Prefetto di Cosenza ed al Governatore Scopelliti il ripristino immediato del servizio convenzionato di 118. Minacciando nel caso contrario clamore azioni di protesta insieme alla popolazione.

Ci auguriamo che in futuro non vengano più colpiti e smantellati diritti fondamentali dei cittadini in nome di una non chiara razionalizzazione delle spese che nasconde invece una mascherata privatizzazione dei servizi pubblici.