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Statale 106 esclusa da rete europea TEN-T, Fratelli d’Italia all’attacco.

Sofo e Ferro: "Schiaffo del Governo alla Calabria".

CATANZARO :: 16/12/2021 :: La Commissione europea ha concluso il processo di revisione della rete transeuropea dei trasporti TEN-T all’interno del quale Fratelli d’Italia aveva chiesto l’inserimento dell’integralità della Statale 106, tramite un’interrogazione presentata dall’eurodeputato Vincenzo Sofo al quale il commissario europeo ai trasporti Adina Valean aveva risposto confermando la disponibilità a valutare la proposta qualora il Governo italiano l’avesse sottoposta entro i termini utili.

“Il progetto revisionato annunciato dalla Commissione europea il 14 dicembre – denuncia Sofo – tuttavia conferma l’esclusione di una gran parte della SS106, quella da Catanzaro a Reggio Calabria, dall’architettura infrastrutturale europea. Il che significa probabilmente che da parte italiana sono stati lasciati scadere i termini per la presentazione della proposta o che questa non sia stata presentata in modo adeguato e dunque sia stata rigettata. Una responsabilità che ci chiarirà presto il commissario Valean al quale ho subito presentato un’ulteriore interrogazione per avere le motivazioni ufficiali di questa esclusione.”

L’inattivismo dei ministri Enrico Giovannini e Mara Carfagna è confermato dall’onorevole e segretario calabrese di FDI Wanda Ferro che segnala come “il Governo non abbia ancora dato risposta al sollecito fatto dalla sottoscritta all’indomani della risposta della Commissione europea affinché Roma intervenisse tempestivamente presentando la richiesta di inclusione della SS106”.

Secondo i due esponenti del partito di Giorgia Meloni “si tratta di un pesante schiaffo alla Calabria da parte del Governo che lascia questa importante arteria stradale monca, privandola di un’importantissima opportunità, anche economica, per la messa in sicurezza e il potenziamento finalizzato a farne infrastruttura di connessione tra la dorsale ionica calabrese e il resto d’Italia e d’Europa. Ancora una volta si decide di condannare questo territorio, facendogli perdere sempre più terreno rispetto al resto della Nazione, come dimostra il fatto che altre aree d’Italia siano state invece inserite nella revisione del Ten-T”.