RENDE :: 21/11/2025 :: “La Cucina di Territorio tra Sostenibilità e Diversità Bioculturali”, questo il tema scelto dalla Delegazione cosentina dell’Accademia Italiana della Cucina per l’evento che si terrà nella mattinata di sabato 22 novembre prossimo presso la sala convegni del “Villa Fabiano Palace Hotel” di Rende (Cs). L’iniziativa rientra tra quelle programmate nell’ambito della X Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, promossa dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Esteri con l’obiettivo di valorizzare la cucina dei territori, evidenziandone le radici culturali e il ruolo riconosciuto alla Dieta Mediterranea come modello di vita sano, equilibrato e sostenibile. I lavori saranno aperti dagli interventi del Prefetto della provincia di Cosenza Rosa Maria Padovano e del Sindaco di Rende Sandro Principe.
Seguiranno l’introduzione del Delegato dell’Accademia Italiana della Cucina Rosario Branda e l’intervento del Direttore Generale dell’ARSAC Fulvia Caligiuri; le conclusioni saranno affidate all’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo. Di particolare interesse si preannuncia il contributo di Roberto e Susy Ceraudo, che porteranno la testimonianza di un modello di accoglienza fondato sulla valorizzazione delle risorse locali, con un’offerta enogastronomica rispettosa dell’ambiente e delle identità culturali. Gli interventi del Sindaco di Cosenza Franz Caruso, della Sindaca di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro, del Sindaco di Civita Alessandro Tocci e del Direttore del Centro Studi Territoriale Calabria dell’AIC Ottavio Cavalcanti apriranno il momento dedicato alla consegna dei premi dell’Accademia Italiana della Cucina per il 2025: il premio Massimo Alberini ad Antonio Nocerino dell’esercizio commerciale Fratelli Nocerino; il premio Dino Villani a Rosa Iaquinta del Panificio Parmella per la “Pitta ‘Mpigliata”; il diploma Buona Cucina allo chef Gregorio Antonio Buccolieri del Ristorante L’oste d’Arberia; il premio Giovanni Nuvoletti al giornalista Gianfranco Manfredi.
“La scelta del tema di quest’anno – ha dichiarato il Delegato dell’Accademia Italiana della Cucina Rosario Branda – è in linea con la candidatura della Cucina Italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO, giunta alla fase finale di una valutazione che ci si augura positiva. Intendiamo far conoscere e promuovere il nostro territorio e la sua cucina, utilizzandoli come linguaggio nuovo attraverso cui raccontare identità e visione del futuro, perché parlare di sostenibilità e diversità bioculturali significa dare valore alle radici e allo stesso tempo aprirsi alle sfide globali”.