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Tortora: parte la vertenza tra la società Elle Emme Sas e il Comune.

TORTORA :: 28/07/2023 :: Vertenza tra la società Elle Emme Sas e il Comune di Tortora, costituzione in giudizio presso il Tar Calabria. Dopo l’ultimo sequestro all’attività di rimessaggio avvenuto nelle scorse settimane sul lungofiume a Tortora su ordine del Gip del tribunale di Paola, è diventato oggetto di un ricorso al Tribunale amministrativo regionale. L’avvocato della società interessata ha citato in giudizio davanti al Tribunale amministrativo regionale della Calabria il Comune di Tortora per l’annullamento, previa sospensione cautelare, dell’ordinanza n. 28/2023 del 21 giugno scorso, disposta dal sindaco Antonio Iorio, che prevedeva la “Sospensione immediata dell’attività di rimessaggio, deposito e custodia di barche e natanti in genere, nonché riparazioni natanti e motori marini” a seguito di decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Paola. Il Comune ha quindi deliberato per organizzare le fasi di difesa e la rappresentanza giudiziale con l’affidamento di un incarico esterno. La vasta area, composta da buona parte su area demaniale e parte su terreno privato, è stata sequestrata, su ordinanza del Gip del tribunale di Paola, una struttura adibita a centro nautico. Sin dal primo momento è stato contestato il reato di occupazione abusiva di demanio pubblico e poi successivamente altre tipologie di reato. Durante l’attività di controllo della Guardia di finanza di Scalea sarebbero emersi anche presunti abusi edilizi, e sarebbe stata riscontrata la presunta mancanza di autorizzazioni, in relazione a vincoli paesaggistici, sismici, alla cosiddetta “Vinca”. Tutto questo, in prossimità del sito di interesse comunitario di Castrocucco. All’interno anche numerose imbarcazioni che, successivamente, su autorizzazione della Procura di Paola sono state restituite ai legittimi proprietari non avendo nulla a che fare con la vicenda in corso. Nella stessa area, a maggio 2022, era stata eseguita un’attività della Guardia di finanza, mirata alla “libera fruizione” del demanio. In quella occasione la verifica su “una consistente occupazione abusiva di parte di terreno, dell’estensione di circa 1000 mq”.