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Verbicaro (Cs) :: Francesco Silvestri scrive a Marco Minniti.

VERBICARO :: 12/11/2007 :: Caro Segretario, con il battesimo del Partito Democratico sono stati centrati diversi obiettivi: partecipazione, linguaggi nuovi, idee nuove,  slanci, presenza paritaria femminile e  maschile, parole finalmente di discontinuità del segretario Veltroni…, ma anche qualche occasione mancata di democrazia. Pazienza, perché il PD  di noi tutti porta in seno la capacità (potenziale)di sognare e di guardare oltre…questo è assai di più delle occasioni sprecate prima e dopo le primarie. L’importante è guardare avanti con coraggio…

Personalmente provengo dai movimenti studenteschi, dal mondo dell’associazionismo, dell’impegno civile, culturale, sociale e politico. Solo negli ultimi anni mi sono iscritto al partito della Quercia .  Il mio percorso “vivace” è stato dal tempo del liceo caratterizzato dalla passione e dall’amore per la mia terra di Calabria e per il mio paese Verbicaro. Non sono stato mai candidato in nessuna lista . La mia prima esperienza è stata nelle primarie del PD. Sono stato ideatore e coordinatore dell’ unica esperienza in Europa della Cine-videoteca della memoria visiva della gente comune. Progetto nato da un incontro con Saverio Tutino, Corrado Stajano, Nazareno Fabretti, Nanni Moretti, Gianni Minà, Ugo Gregoretti, Irene Bignardi, Dacia Maraini.Tracciato questo brevissimo percorso che vuole essere solo un modo per darti qualche notizia sul mio vissuto, vorrei passare ad esporti la mia idea di costruzione di spazi leggeri da realizzare nelle nostre realtà locali o territoriali. Non più sezioni, ma luoghi fruibili denominati “Officina democratica delle idee” per sperimentare la rivoluzione Democratica e la non sterilizzazione dell’intelligenza. Partecipanti e non tesserati , responsabili e non dirigenti, un centro per l’ecologia della mente e non la tradizionale sede di un tempo ormai passato. Dibattiti e confronti tematici come spazi vitali per un rinnovamento della politica. Questo mio modo di intendere il cerchio trasparente del nuovo soggetto  politico vuole essere un contributo modesto per condividere insieme a voi una speranza. Passo adesso alla seconda parte della lettera che avevo deciso di inviarti qualche giorno fa…. Milioni di persone alle primarie, la nascita del PD, il battesimo milanese,  l’assemblea costituente nazionale , la relazione del segretario Veltroni…. sono  momenti  che ci dovrebbero  fare  riflettere su dove dovremo andare. Io  ho accolto con fiducia il progetto di questo  partito e fin dall’inizio sono stato disponibile a investire in questo nuovo soggetto politico presentando, anche  tra incomprensioni,  la mozione Fassino nelle  sezioni .  Dico , però, con franchezza che mi sarei aspettato di più . Avrei voluto vedere  più passi indietro dai “soliti”componenti politici  che si materializzano ovunque da  trent’anni ( e non per problemi anagrafici) e che anche   nelle primarie si sono mossi   con la solita logica del potere, con le solite  cerchie personali di amici, con le solite  promesse , con il solito sistema  clientelare e con i soliti   accordi trasversali (inciuci) con politici del centrodestra. Questo non potrà mai essere il Partito del nuovo e del futuro. Questo non potrà mai essere  il Partito sognato e desiderato  dalla sedicenne  Ludovica Marsella , la più giovane eletta nell’assemblea costituente nazionale. Questo non potrà mai essere il PD del cambiamento se non si ha il coraggio di cambiare rotta a 360°… In questi anni nei DS del Tirreno cosentino  ho  lavorato con passione e impegno (passione, entusiasmo  e impegno che mi porto dentro dall’età del liceo)  accanto a Gaetano Bencivinni, Battista Maulicino , Gabriele Marino (scomparso prematuramente per una grave malattia), Franco Mazza,  mia figlia Nataly e tanti altri compagni animati dalla voglia di cambiamento e di rinnovamento . Abbiamo cercato di aggregare , di organizzare e di essere presenti in mezzo alla gente in tutte le manifestazioni  legate ai bisogni più elementari delle persone.  La crescita culturale e le iniziative di cui sono stati protagonisti i giovani (incontri con i ragazzi di Locri, presenza nella piazza di Locri, iniziative  contro il blocco delle autolinee in Calabria per i disagi causati agli studenti e alla popolazione calabrese, dibattiti e manifestazioni sul tema della Pace contro le guerre nel mondo, sul lavoro   ecc.)  è stata la caratteristica innovativa di questa nostra esperienza politica. Ognuno di noi proveniva da percorsi socio-culturali differenti . E questa , forse , è stata la ricchezza  maggiore. In questi anni abbiamo dimostrato che la Democrazia partecipata è possibile se si coinvolge la gente nelle discussioni, nei progetti, nella vita politica e culturale . Bisogna saper vivere e respirare in mezzo ad essa,  tenendone presente le fragilità , le esigenze e le storie .Questo ci auguriamo che sia lo spirito del PD. La Calabria può uscire dal tunnel, ma non con “le statue di sale”(abusando di un termine usato da Veltroni), bensì con uomini che si portano dentro  l’entusiasmo , l’energia , l’impegno e  la resistenza, con persone che concepiscono la vita non solamente come realizzazione personale , ma soprattutto come servizio per la collettività. Solo così un mondo migliore  è possibile e io ci credo!! Credo che sia fondamentale un codice etico del nuovo partito : non sovrapposizioni di ruoli, non avere condanne per corruzione o per mafia etc..Qualche giorno prima delle primarie, in delegazione con Gaetano Bencivinni e altri compagni DS del Tirreno, abbiamo avuto un incontro con te a Lamezia nella sede dell’Unione regionale. In noi c’era la rabbia per come la nostra federazione e alcuni politici  avevano composto le liste per le primarie (scaricando tutti quelli che hanno condotto lealmente una battaglia di autonomia territoriale , di libertà di pensiero e di rinnovamento senza sudditanza a potentati  ), usando vecchie logiche di “conta”, di amicizie etc. e senza tenere conto delle nostre indicazioni, dei nominativi di persone che in questi anni, per la loro ricchezza umana e politi
ca e per il loro impegno molto hanno dato al territorio e alla Calabria. Nominativi espressione di nuove idee,  usciti da confronti aperti, democratici e partecipati.  Io personalmente nell’incontro a Lamezia  ho usato toni forti, ma questo mio  modo di rapportarmi  fa parte del mio percorso e del mio sentire per le  cose in cui credo. Ho cercato di dare sempre il meglio di me per le cose che avrei voluto vedere si realizzassero. Questo sentire mi è stato ripagato  dalla stima della gente, ma soprattutto dall’amore e della stima  di  mia figlia.
Credo ancora nel PD e credo ancora  nella possibilità di realizzare insieme a voi  , anche se con mille difficoltà, un progetto nuovo per la Calabria e per l’Italia. Partirei dal risultato della lista “A testa alta per la Calabria”nel collegio di Paola.  Tale lista ha ottenuto il 10% dei consensi  e cioè 1460 preferenze. Non ci sentiamo vincitori come tutti fanno in questi giorni  , ma  il dato rilevante che vorrei sottolineare è che questi voti  sono stati conquistati da una lista che non vedeva al suo interno figure di peso elettorale o istituzionali, non vedeva “potentati”,  ma , a cominciare dalla capolista   neoeletta , figure legate alla società civile, al mondo dell’associazionismo, al mondo della cultura , al mondo del lavoro e dell’impegno sociale. Gente comune di grande qualità umana e culturale, ma non coinvolti in particolari ruoli di rappresentanza  (Sindaci, Consiglieri Regionali,  Deputati, Senatori, Consiglieri provinciali, segretari di federazione, etc.). Il terzo posto di questa lista per l’assemblea regionale (lista di serie B nel collegio di Paola per i nostri dirigenti  politici ) è stata, dunque, come dice Leonardo Vulpitta in un articolo , la “vittoria” di un vero processo dal “basso”, democratico e territoriale che aprirà sicuramente nuovi scenari. La mia idea di PD è quella di un partito capace di  confrontarsi e parlare con la gente e alla gente,un partito  che abbia una forte attenzione per i più deboli e che dimostri di esser capace di innalzare le pensioni minime e i salari bassi, un partito che metta da parte gli interessi personali e di casta, un Pd che lavori per un progetto innovativo di distribuzione della ricchezza e che metta al primo punto l’obiettivo del lavoro per rendere più interessante e stabile la vita di milioni di giovani, un Pd che sappia organizzare una sanità senza sprechi e di qualità in tutte le regioni.

 Ho molto fiducia in te, caro Minniti, e nel tuo sguardo infinito verso nuovi orizzonti. Le tue parole schiette, il tuo pensiero, le tue riflessioni  espresse durante l’incontro a Lamezia mi hanno fatto cogliere il vero significato di svolta  che tu intendi dare al Partito Democratico. Per te e per la tua vita politica  è una sfida importante. Io personalmente credo in questa tua sfida coraggiosa di cui la nostra terra ha bisogno e sarò sempre al tuo fianco per dare il mio piccolo contributo per il raggiungimento di questo  traguardo. La delusione sarebbe la fine per tutti. Caro segretario, ” Un ragazzo di Calabria” è il titolo di un film del mio caro amico Demetrio Casile di Reggio Calabria, il  suo sogno era quello di diventare un maratoneta, contro le resistenze del padre e dell’ambiente del suo paese. Il film si conclude con le braccia alzate sulla pista olimpica . Morale…per una Calabria diversa, per te,  per noi,  per mia figlia, per i tuoi figli  e per tutti i ragazzi carichi di speranza, se le parole hanno  ancora un valore e un senso  , il mio grande augurio è quello  che un giorno  insieme a loro  si possano alzare  le braccia in segno di vittoria. Non sarà un percorso in discesa, ma provarci è già una bella sfida.Le idee di Veltroni , di Minniti e del PD  fanno sognare  , ma c’è il rischio che il sogno si infrange nell’attraversare l’Oceano con un battello. Bisogna conoscere gli obiettivi del viaggio così come la destinazione finale. Bisogna sfidare l’Oceano(le correnti, le guerre interne, il mare minato, le insidie di sempre), per proiettarsi in una realtà che si osa pensare differente. “Il mio sogno è di avere un sogno”Dal film L’armèe de l’ombre”, di Manou Barbeau. E penso che il mio sogno sia anche il vostro. Grazie di cuore.

 

Francesco Silvestri