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Verbicaro :: I dipendenti della Comunità Montana incontreranno il prefetto di Cosenza.

VERBICARO :: 24/10/2013 :: “Siamo i dipendenti della Comunità Montana “Alto Tirreno – Appennino Paolano” che prestano la loro attività lavorativa presso la sede di Verbicaro. Oltre a dire ai colleghi della Comunità Montana di Castrovillari che sottoscriviamo in toto il loro articolo apparso sulla stampa nei giorni scorsi,contestualmente, vogliamo far sapere che su nostra sollecitazione il commissario liquidatore della nostra Comunità Montana ha chiesto, e nella giornata di ieri, 23 c.m. ha ottenuto un incontro con S.E. il Prefetto di Cosenza. Chiaramente ringraziamo S.E. per la solidarietà e la vicinanza umana che ci ha espresso, peccato per noi che non abbia le competenze per risolvere i nostri annosi problemi.

Ogni giorno che passa la situazione diventa sempre più drammatica, e la politica non vuole capire che i nostri stipendi sono l’unico mezzo che ci da dignità e sostentamento per noi e le nostre famiglie. Vedere i nostri figli che per colpa della solita “casta” sono disoccupati senza nessuna prospettiva all’orizzonte, è per noi oltre modo penalizzante, soprattutto perché siamo impotenti nella risoluzione dei loro problemi di natura economica.

Oggi siamo già in condizioni disperate e addirittura,usare il termine drammatiche non significa ingigantire il problema,infatti per molti di noi comperare qualcosa da mangiare incomincia a diventare un’impresa, tant’è che siamo stati costretti a modificare il nostro stile di vita. Purtroppo siamo certi che alla “casta” tutto ciò non interessa perché numericamente per loro 450 famiglie non rappresentano un serbatoio di voti sufficiente a determinare le sorti politiche di una regione.

Noi ormai non possiamo più far fronte a nessun impegno di natura economica che abbiamo a suo tempo assunto, infatti siamo inseguiti da avvocati e società di recupero crediti, perciò  chiediamo  a tutto il consiglio regionale se ci lascia domiciliare tutti i nostri debiti sui loro conti correnti, atteso che a fine anno tra indennità e tredicesima potrebbero non accorgersene. Ancora si continua a sostenere che la piaga dell’Italia è il pubblico impiego e poi non c’è giorno in cui dai TG non si apprende che i consiglieri regionali assurgono agli onori della cronaca per la loro fantasia relativamente ai rimborsi delle loro spese che vanno dai gratta e vinci al rimborso dell’uso dei bagni pubblici, all’acquisto della nutella.

Si parla tanto di tagli alla spesa pubblica, ma si finisce sempre con il colpire i soliti noti quando la soluzione è sotto gli occhi di tutti. Sig. Presidenti della Repubblica e del Consiglio vi invitiamo a sopprimere le Regioni invece delle provincie e  sicuramente si ridurrebbe sensibilmente il debito pubblico.

Ormai, per quanto ci riguarda abbiamo dato mandato ad un legale che curerà i nostri interessi. Ci auguriamo che altri colleghi che si trovano nelle nostre condizioni facciano altrettanto, anche e soprattutto per dare più forza e risalto all’iniziativa e magari organizzarsi per le prossime elezioni regionali per mandare via questi cacciatori di poltrone”.

I dipendenti