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Scalea :: Angela Riccetti: “dal consiglio comunale mezze frasi sul mio intervento per l’ospedale”.

Il consigliere comunale fa chiarezza su quanto affermato nel corso della seduta

SCALEA :: 24/11/2010 :: Il consigliere comunale Angela Riccetti, chiamata in causa in seguito all'intervento fatto in Consiglio comunale sul futuro dell'ospedale di Praia a Mare, intende chiarire la sua posizione venuta fuori in maniera distorta e riportata solo parzialmente. «Non ho parole – scrive Angela Riccetti – per commentare quanto affermato,  su mie dichiarazioni fatte in Consiglio comunale.

E' chiaro che, a chi ha recentemente commentato sulla stampa le mie dichiarazioni, sono giunte mezze frasi: riportate, o colte in parte, perché sicuramente non era presente fra il pubblico. Utilizzare solo una parte di un discorso che ha invece il valore opposto se preso nel suo complesso è davvero strumentale e tale azione racchiude una strategia, quella sì, che non va in difesa della sanità e dell'ospedale di Praia a Mare.

Insieme ad altre vicende sulle quali indaga la magistratura, mai pubblicizzate da parte mia e, invece, volutamente veicolate da qualcuno sulla stampa in contemporanea con altre notizie, tali affermazioni assumono il valore di una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Per questo motivo, nei prossimi giorni, sarò sentita dal Procuratore di Paola. Come operatore e come amministratore, in Consiglio ho sostenuto con forza la proposta “seria“ sulla riconversione dell'ospedale di Praia a Mare e sull'attivazione della Casa della salute a Scalea.

Il Partito democratico ha elaborato un documento che può essere utilizzato e ripresentato al Commissario dell’Asp. Così come il Partito democratico del territorio,  si è adoperato,  affinchè l’ospedale di Praia a Mare restasse inserito nella rete degli ospedali per acuti. È proprio grazie a questo impegno che l'ex governatore Loiero, con la delibera n. 740 del novembre 2009, ha stabilito definitivamente che Praia a Mare dovesse continuare ad essere un Presidio ospedaliero per acuti.

“Il lavoro della sottoscritta e dei consiglieri in favore dell'ospedale – questo ho detto testualmente in Consiglio – è stato continuo, nonostante quell'ospedale ha delle serie problematiche che andrebbero viste accuratamente. Io credo – ho aggiunto in Consiglio – che la difesa del presidio ospedaliero di Praia a Mare vada coniugata inevitabilmente con nostra prima responsabilità che è quella di offrire al territorio una sanità che abbia i requisiti giusti”.

A questo punto ritengo che chi ha voluto prendere una sola frase del mio intervento in Consiglio lo abbia fatto in modo strumentale, per veicolare altre notizie che si è ritenuto rendere pubbliche per far pensare a falsi personalismi, che nulla hanno a che vedere con vicende così gravi perciò vanno lasciati fuori dalla politica e soprattutto dal posto di lavoro, e per mettere in cattiva luce una struttura che forse altri vorrebbero già da tempo vedere chiusa o ridimensionata».