Diamante :: La Misericordia bersaglio nell’occhio del ciclone.

DIAMANTE :: 07/08/2011 :: Continua da parte dell’ASP di Cosenza la presa di posizione nei confronti della Misericordia di Diamante che, nelle scorse settimane, ha reclamato il mancato rispetto delle condizioni contrattuali da parte dell’azienda sanitaria in merito alla gestione della postazione di Diamante posta a supporto del 118 e ultimamente gestita dalla stessa Misericordia.

Tale condizione, di inosservanza delle condizioni contrattuali, aveva portato l’associazione a denunciare la carenza di carburante nei serbatoi delle ambulanze in servizio 118 con il silenzio e la conseguente ritorsione, da parte dell’ASP, di affidare il servizio ad altra associazione. Pare che oltre al mancato pagamento delle spettanze per il servizio prestato dalla Misericordia, oltre alla revoca dello stesso servizio, oggi l’azienda sanitaria abbia rappresentato altra e nuova motivazione che andrebbe a ritardare ulteriormente la ripresa del servizio da parte della Misericordia di Diamante. “L’ultima motivazione rappresentata dall’ASP di Cosenza è la necessità del cosiddetto codice CIG da richiedersi on line all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, ma che, sinora, sembrerebbe non essere stato richiesto da nessuno degli uffici amministrativi ASP interessati del servizio 118; ciò nonostante la rapidità delle procedure on line. Viene, pertanto, naturale l’insorgenza di dubbi sulla pretestuosità di tali motivazioni che continuamente si susseguono da circa un anno e che, ogni volta, vanno nel senso di ritardare la ripresa del servizio di supporto al 118 da parte della Misericordia di Diamante. – E’ quanto affermato dall’avv. Domenico Oliva presidente della Congregazione di Misericordia di Diamante, il quale prosegue – tale sospetto di pretestuosità prende ancora più corpo se si considerano le voci insistenti che circolano in ambiente ospedaliero, ove l’associazione è spesso presente per servizio; voci dirette a creare nell’opinione pubblica un duplice convincimento: quello della imminente chiusura dell’associazione e quello dell’affidamento di tutti i suoi servizi, ivi compreso quello della postazione 118 di Diamante, ad altra associazione presente sul territorio. A questo punto, io credo, anche ad uno sprovveduto sorgerebbe il dubbio che sia più di una semplice coincidenza il confluire di così tanti elementi tutti nello stesso verso che sembra essere quello anti Misericordia di Diamante. Sembra di vivere un film della Sicilia anni ’70 in cui si portava l’impresa a morire di morte propria attraverso un preordinato taglio delle spettanze o il ritardo nel pagamento delle stesse; speriamo vivamente che quaranta anni di distanza siano sufficienti a scongiurare tale pericolosa eventualità.”