fbpx

Castiglione Cosentino :: Il Presidente Scopelliti al festival “il dire & i detti”.

CASTIGLIONE COSENTINO :: 30/08/2011 :: Entra nel vivo  la 14° edizione de “Il dire & i detti” il festival delle parole e dei proverbi, ideato e promosso dal consigliere regionale Salvatore Magarò, che si svolge ogni anno a Castiglione Cosentino. Filo conduttore degli incontri e dei dibattiti dell’edizione 2011,  il detto: “Aru menzjùarnu ‘u sule è forte e ra fame puru” (a mezzogiorno il sole è forte e la fame pure ovvero il divario Nord-Sud e la necessità di mettere in atto una politica economica in grado di assicurare un nuovo protagonismo del Mezzogiorno.
La kermesse che ha aperto i battenti lo scorso sabato, si prepara ad affrontare una maratona di quattro giorni (1-4 settembre) di incontri, confronti e musica  con un parterre di autorevoli protagonisti della politica, dell’imprenditoria e del giornalismo, made in Calabria.
Il prossimo appuntamento è giovedì 1 settembre alle ore 20.45 al convento di Sant’Antonio a Castiglione. Roberto Arditti, direttore comunicazione di Expo 2015, converserà con il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti su “Gli obiettivi sbagliati del Sud” La serata si concluderà con le musiche etnopop dei terrAnima
Gli aspetti culturali, politici e storici che hanno determinato il divario e ancora oggi sono la causa principale dell’emarginazione del Sud e la fuga delle intelligenze migliori, sono stati al centro della   conversazione che ha aperto ufficialmente le iniziative del festival dei “detti sott’olio”. Sul tema: “Sud per il Nord: perché i migliori se ne vanno?”, si sono confrontati Arnaldo Caruso, ordinario di microbiologia all’Università di Brescia, ideatore del vaccino terapeutico contro l’Aids e Carlo Lio, Amministratore Delegato di Milano Metropoli, già assessore alle opere pubbliche della Regione Lombardia e sindaco del comune di Cinisello. Nel corso del dibattito moderato da Elly Sirianni, al quale ha partecipato anche il sindaco di Castiglione, Tonino Russo, è emersa la necessità  di individuare per la Calabria uno sviluppo capace di intercettare e mettere a frutto le proprie risorse, ma soprattutto è indispensabile convincere i calabresi che solo con un nuovo protagonismo e con un rinnovato slancio di passione civica e impegno si può sconfiggere l’emarginazione e diventare artefici del proprio rilancio economico, politico e culturale.