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Orsomarso :: Ulteriori precisazioni su acquedotto scorpari.

ORSOMARSO :: 30/08/2011 :: In data 29 Luglio 2011 viene affisso nelle bacheche Comunali di Orsomarso un Esposto al Procuratore capo della Repubblica di Paola, dott. Bruno Giordano, riguardo il ritardo dell’appalto dei lavori dell’Acquedotto in località Scorpari a firma dei consiglieri di minoranza Forestieri, Maratia, Bottone e Rienti.
Evidenzio che una precisazione in merito da parte di questa carica, è stata già fatta in data 12 giugno 2011, rispondendo ad una richiesta da parte del locale circolo PDL, citando la nota prot. 1944 del 6 giugno 2011 dell’Ufficio Tecnico Comunale, ing. Maltese, in risposta agli stessi consiglieri di minoranza, in cui si spiegano i motivi di tale ritardo.
Per ulteriore chiarezza provo a fare una cronologia degli eventi:
1. Al Comune di Orsomarso, da parte della Regione Calabria – Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici, Politiche della Casa, Risorse Idriche ecc., vengono assegnati (fondi FESR 2000-2006) 85.000,00 euro per “Lavori urgenti di potenziamento idrico località Scorpari”.
2. Per il completamento dei lavori della Rete Idrica in località Scorpari, con nota prot. n.11670 del 13/12/2005, la Regione Calabria, Dipartimento Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca, sposta un finanziamento di 120.000,00 euro, (POR Calabria misura 4.17) originariamente destinato alla “realizzazione stradella interpoderale tratto argine fiume Lao-Strada ex Provinciale” (strada Colmone).
Pertanto la somma a disposizione per l’acquedotto Scorpari è pari ad euro 205.000,00.
E’ utile richiamare alla “memoria” le vicende politiche, che in senso negativo hanno interessato il nostro paese:
Ottobre 2007 caduta dell’Amministrazione Paravati e relativo Commissariamento.
2008 mancata presentazione delle liste per le elezioni amministrative comunali con il conseguente  prolungamento della gestione commissariale.
Giugno 2009 insediamento dell’ Amministrazione che rappresento.
In data 22 giugno 2009, come prima uscita in veste ufficiale di Sindaco,  insieme all’ing. Pierluigi Maradei tecnico incaricato di redigere il Progetto citato, ci rechiamo presso gli Uffici della Regione Calabria per vedere a che punto fosse la situazione (in considerazione del fatto che le misure dei POR erano ormai prossime alla scadenza).
Con nostra sorpresa, negli uffici regionali non troviamo nulla: soltanto una cartella vuota. E’ stato pertanto necessario, con grandissime difficoltà, ricostruire tutta la pratica per cercare di salvare il finanziamento ormai prossimo alla scadenza. Abbiamo così provveduto ad approvare il progetto preliminare con delibera di Giunta n.10 del 12/10/2009 e quello esecutivo con delibera di Giunta n.21 del 25/11/2009. E’ utile richiamare alla “memoria” che, tra l’altro, di tale situazione avevo dato notizia nella lettera aperta alla cittadinanza del 7/5/2010.
A gennaio 2010 lascia il posto di responsabile dell’U.T.C., l’ing. Demetrio Di Martino, e al suo posto, nel marzo 2010 dopo procedura concorsuale, arriva l’ing. Domenico Maltese.
Il 24/05/2010 prot. n.1900, il responsabile dell’Ufficio Tecnico trasmette alla Regione Calabria Dipartimento LL.PP. una rielaborazione del Quadro Economico del citato progetto per meglio definire l’acquisizione del pozzo da parte del Comune, chiedendo un sollecito riscontro in merito alla questione.
Il 22/06/2010 presso la Segreteria del Comune viene depositato un atto di pignoramento immobiliare da parte della AGRIGEST S.N.C., proprietaria del terreno e del pozzo in località Scorpari.
Il 21/07/2010 con nota 1427/DG la Regione Calabria Dipartimento LL.PP. fa richiesta della trasmissione di schede informative all’Ufficio Tecnico.
Il 30/07/2010 prot. n. 2848 il Tecnico Comunale risponde alla richiesta, ribadendo che per quanto riguarda l’appalto dell’Opera è necessario avere risposta alla nota del 24/05/2010. Nessuna risposta ufficiale da parte degli uffici regionali.
Il 14/12/2010 con nota prot. n.4702 l’ufficio Tecnico chiede ancora notizie alla Regione in merito al finanziamento di 120.000,00 euro, spiegando che i motivi del ritardo dell’affidamento dei lavori sono imputabili al pignoramento dello stesso e sostenendo che si è ancora in attesa della convocazione da parte del curatore fallimentare (non ancora nominato) per l’acquisizione dell’area, auspicando che la somma possa essere ancora nella disponibilità dell’Ente.
Questa è la realtà dei fatti, se ci sono stati ritardi o inadempienze non sono certe imputabili a questa Amministrazione Comunale.
-Premesso che il consigliere Bottone, firmatario dell’esposto, conosce bene la situazione al riguardo in quanto nel mese di gennaio 2011, su sua richiesta,  ha ricevuto dall’Ufficio competente tutte le informazioni e tutta la documentazione richiesta sul progetto in questione, dichiarando, tra l’altro, la propria disponibilità a collaborare per la soluzione del problema.
-Premesso che il consigliere Rienti, firmatario dell’esposto, conosce bene tutti gli avvenimenti al riguardo in quanto assessore in carica fino al gennaio 2011.
-Premesso che ogni consigliere comunale può richiedere tutte le informazioni che ritiene necessarie per l’espletamento del proprio mandato agli uffici competenti, i quali mi risulta siano stati sempre aperti e disponibili.
Su altri argomenti a cui si fa riferimento (più precisamente su alcune richieste senza risposta scritta) rispondo che non sono state date risposte per iscritto semplicemente perchè gli argomenti richiesti o sono stati trattati in Consiglio Comunale oppure in Conferenza dei Capigruppo e quindi abbondantemente trattati in sede istituzionale.
Tutto quanto premesso, mi chiedo: posso capire che può esserci la smania di fare comunque e in ogni caso polemica anche quando i fatti dovrebbero suggerire un atteggiamento diverso anche da parte di chi sta all’opposizione, ma che senso ha rivolgersi alla Procura della Repubblica? Per fini politici si può scomodare un organo politico, ma che senso ha, e a che pro, scomodare un organo giudiziario? Rivolgersi alla Procura della Repubblica, nel caso in questione, facendo credere che potrebbero esserci elementi da codice penale significa procurare allarme nella popolazione. Qualcuno dei firmatari dovrebbe sapere cosa significa procurare allarme.
Tanto era dovuto per informazione. Giudichino i cittadini coloro i quali si erano candidati per il governo del nostro Comune.