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Saline Joniche :: Legambiente lancia la giornata nazionale contro le centrali a carbone.

SALINE JONICHE :: 28/09/2011 :: Anche la vertenza del carbone a Saline Joniche ha “sfilato” alla marcia della pace Perugia-Assisi di domenica scorsa, giunta alla sua cinquantesima edizione. Lo striscione “No al carbone a Saline” infatti ha accompagnato in testa, e per tutti e 25 chilometri di marcia, la folta rappresentanza di Legambiente, formata da un migliaio di persone tra cui diversi soci, dirigenti nazionali, regionali e dei circoli locali.

Dietro allo striscione si sono alternati, accanto ai rappresentanti calabresi, Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, e i rappresentati di Legambiente Liguria, Veneto, Umbria, Puglia, regioni coinvolte da progetti di riconversione (come a Porto Tolle sul delta del Po), nuovi gruppi a carbone (come a Vado Ligure), o da centrali che già utilizzano il combustibile killer del clima.

Dietro allo striscione su Saline ha marcia anche il senatore Francesco Ferrante, responsabile delle politiche sui cambiamenti climatici ed energia del Pd.

“Con la nostra partecipazione alla Marcia della pace abbiamo voluto ribadire il nostro no a qualsiasi progetto di grandi centrali a carbone, impattanti e inutili, da realizzare con l’imposizione di Governo e aziende e contro la volontà degli enti locali e delle popolazioni locali – ha dichiarato Nuccio Barillà, del direttivo nazionale dell’associazione, che ha partecipato alla marcia -.

Ed è significativo che l’associazione tutta si sia unita alla delegazione calabrese di Legambiente proprio per sottolineare la rilevanza nazionale della nostra battaglia contro la realizzazione di nuove centrali in Calabria. Dalla Perugia- Assisi, in particolare è partita la richiesta di archiviare il progetto “insano”della centrale di Saline.”.

“La vertenza contro il carbone è una emergenza nazionale – ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico nazionale di Legambiente – ed è per questo che la nostra associazione insieme alle altre organizzazioni ambientaliste e non e i tanti comitati no coke nati in Italia sta organizzando per sabato 29 ottobre una giornata di mobilitazione con manifestazioni e iniziative contro l’uso del peggior combustibile fossile, che alimenta il surriscaldamento globale e inquina i territori dove vengono realizzate.

Sarà una grande occasione per rilanciare la nostra idea di modello energetico distribuito, fondato sull’efficienza energetica, sull’innovazione tecnologica e sullo sviluppo delle fonti rinnovabili che, come previsto in Germania, dovrà spegnere gradualmente nei prossimi anni e inevitabilmente entro il 2050 tutte le centrali che bruciano combustibili fossili, a partire dal carbone”.

“In occasione di questo importante appuntamento nazionale – ha sottolineato Franco Falcone direttore di Legambiente Calabria – organizzeremo dei presidi a Saline Ioniche e a Rossano, dove nella stessa giornata concluderemo la campagna CAraLABRIA, una carovana lungo l’ itinerario di un’altra Calabria possibile rispetto a quella centrata sul carbone e sulle grande opere impattanti”.