Diamante :: Porto: il Consiglio Comunale “socchiuso” e le gravi responsabilità dell’amministrazione …

DIAMANTE :: 07/10/2011 :: Doveva tenersi Lunedì 12 Settembre scorso un Consiglio Comunale aperto sul porto svoltosi poi in maniera “socchiusa” dal momento che il Sindaco ha consentito l’apertura agli interventi del pubblico soltanto dopo aver ufficialmente concluso il Consiglio stesso e dopo aver annunciato che avrebbe dovuto lasciare la sala consiliare.

Si parlò quel giorno di una lettera, arrivata dai tecnici della Regione, in cui si annunciavano non meglio precisati tempi di attesa per riprendere i lavori e si prese la decisione di redigere un documento(mai redatto stando a quanto  appreso nel Consiglio del 21 Settembre scorso)  da inviare alla Regione Calabria  per chiedere di riprendere i lavori, per ribadire la volontà di gestire il patrimonio immobiliare presente nell’area, per chiedere di “rifinanziare” il famoso decreto con cui – a 15 Giorni dalle ultime elezioni regionali – il centrosinistra annunciò il finanziamento di opere di collegamento al porto per un importo di circa 4 Milioni e 250 mila Euro ed infine per esortare i tecnici  regionali a partecipare ad uno specifico Consiglio Comunale aperto sull’argomento. Il Consiglio Comunale aperto non è stato convocato e l’amministrazione sembra quasi non curarsi delle sue gravissime responsabilità.

Il Sindaco il 28 Luglio 2011 sedeva al fianco dell’Onorevole Gentile avallandone le tesi ma dopo appena 10 giorni il suo partito sferrò un duro attacco a Gentile stesso. Così non si va da nessuna parte! Abbiamo bisogno di coesione istituzionale, non di polemiche né di tatticismi. Il Comune  è tecnicamente ed economicamente coinvolto nella realizzazione dell’approdo  stando alla convenzione –  stipulata con la Regione Calabria nel Gennaio del 2009 – in cui si istituisce un tavolo tecnico dove il Comune di Diamante ha il diritto/dovere di partecipare  e dove si può fare chiarezza su tutto chiedendo anche, in merito al decreto/finanziamento da 2 Milioni e 400 mila euro annunciato a fine Luglio da  Gentile, chi deve gestire i soldi ed in base a quali parametri di legge(vedi Codice degli appalti).

E’inutile chiedere ancora quei 4 Milioni e 250 mila Euro, il provvedimento è sospeso, non sembra esserci l’adeguata copertura finanziaria, non sembra esistere ad oggi alcun progetto di “ponte” da finanziare e  – dato politico gravissimo a carico dell’amministrazione  – nel Documento Preliminare del redigendo Piano Strutturale Comunale non è prevista alcuna nuova strada di collegamento al porto.

L’atteggiamento passivo dell’amministrazione comunale(pare sia di questi giorni l’ennesimo blocco da parte della Sovrintendenza ma nessun amministratore ha informato i cittadini) , oltre a danneggiare chi lavorava col porto, danneggia  tutta la nostra economia perché questa paradossale situazione scoraggia tanti investitori ed allontana tanti flussi di denaro(anche e soprattutto immobiliari e legati al mondo dell’edilizia) che un porto concluso in tempi brevi e senza intoppi avrebbe sicuramente attratto.

Non ci bastano i buoni propositi, si devono produrre fatti concreti avviando  ad esempio – come atto d’impulso per gli immobili – la redazione di un piano commerciale che tenga conto di questa opportunità tutelando il commercio locale ed i giovani del posto. Il patrimonio immobiliare è un irrinunciabile elemento di stabilità finanziaria e non ci fidiamo di un’amministrazione che ha ceduto a titolo gratuito alla Provincia l’ex mattatoio comunale perché ne faccia un’autorimessa nel bel mezzo del Parco del Corvino.