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Scalea (Cs) :: Replica di Introini a Mario Russo

SCALEA :: 08/05/2008 :: Non posso esimermi dal ritornare sulla vicenda inerente al progetto Golfo Amico precisando fin da subito che non risponderò più alle esternazioni del sindaco Mario Russo. Mi ha definito politico di bassa lega, bene, lo accetto se questo significa fare politica di servizio e non di professione. Ho dedicato la mia vita alla professione di medico, per la quale spero di essere ricordato in futuro, e ho deciso solo tre anni fa, mio malgrado, di schierarmi in prima linea presentandomi alle consultazioni elettorali per il rinnovo del consiglio comunale di Scalea, dopo una lunga e coerente militanza partitica.

Scelta dettata proprio dalla cattiva gestione che il signor Mario Russo stava impunemente perpetrando a Scalea. L’ho fatto, dunque, per spirito di servizio, e, dopo essere stato eletto consigliere comunale ho intrapreso la mia azione con onestà nei confronti del paese e rispetto verso le istituzioni e le esigenze dei cittadini. Lui si è un politico di professione e lo conferma ogni qual volta elemosina candidature. Così è successo nell’ultima tornata elettorale, quando prima di strappare un patetico ventesimo posto nella liste del PDL, ha cercato candidature con IDV e MPA. Per quel che riguarda il progetto Golfo Amico e l’assenza dei consiglieri di minoranza al consiglio che approvò la delibera con la quale il comune di Scalea ha deciso di aderire al progetto, la ritengo un’argomentazione banale e puerile. La bontà del progetto è talmente evidente che solo un amministratore scellerato e pervaso da manie di protagonismo come è il sindaco Russo può dubitarne mettendo in atto prese di posizione che rischiano di lasciar fuori da tale progetto solo la città di Scalea. Infatti, la sua voce è rimasta isolata mentre gli altri sindaci, al di là dell’appartenenza politica hanno ben compreso la portata del progetto e le possibilità di sviluppo futuro. Mente quando dice di credere nel progetto perché è risaputo che ha sempre boicottato incontri e riunioni sul tema, e ci sono sindaci dei paesi del tirreno pronti a confermarlo. Parla di lobbies il sindaco, evidentemente è un argomento che conosce molto bene visto il modo clientelare con il quale ha sempre gestito posti di lavoro, incarichi e prebende varie. Perché allora non arriva fino in fondo nella sua denuncia facendo i nomi e i cognomi e svelando i presunti inciuci piuttosto che agitare in maniera strumentale fantomatici spettri? Parla di centro storico il signor sindaco. Ci può dire cosa ha fatto in otto anni di amministrazione per il recupero e la valorizzazione di palazzo dei Principi e di palazzo Pallamolla e del centro storico in genere? Non si è accorto forse che la sua carriera politica con la quale ha sempre e soltanto ricercato glorie personali è ormai giunta al capolinea? Poco male, forse tornerà a fare il medico.

Mimmo Introini